Raimondo Etro, ex brigatista condannato per il rapimento Moro, riceverà il reddito di cittadinanza. “Prenderò 780 euro al mese”.
Ha 62 anni, venti dei quali passati in carcere per la strage di via Fani, per il rapimento dell’onorevole Aldo Moro e per l’uccisione del giudice Palma. Ex brigatista italiano, Raimondo Etro, una volta tornato in libertà ha fatto domanda all’Inps per ricevere il reddito di cittadinanza.
Il 17 aprile Etro ha ricevuto un messaggio da parte dell’Inps, nel quale si dichiarava che la domanda per il reddito di cittadinanza era stata accolta.
Secondo quanto ha riferito al Corriere:
«La mia vita l’ho buttata al vento, facendo però pagare il prezzo ad altri che non c’entravano niente. Perciò, se ci saranno proteste e il reddito di cittadinanza mi verrà ritirato, pazienza, non mi opporrò. Ho sempre considerato le pene che abbiamo avuto, io e tutti gli altri Br, fin troppo miti. Io il 6 marzo scorso ho fatto domande alle Poste perché sto affogando»
«Sono andato a un Caf della Cgil a chiedere informazioni. Il mio Isee è pari a zero, non sono lavoratore dipendente né autonomo, vivo vendendo libri su eBay. Ho una Ford Fusion del 2004 comprata usata. Mia zia Valeria morì nel 2013 e mi lasciò la sua polizza sulla vita, 55 mila euro. Ma piano piano questi soldi sono finiti»
Solo con 10 anni di pena per mafia o terrorismo non si può avere il reddito di cittadinanza
Secondo quanto detto dallo stesso Etro la domanda per il reddito è stata accettata perché «solo chi avuto negli ultimi dieci anni una pena definitiva per mafia o terrorismo non può averlo. Infatti, ho parlato con il mio ex compagno di cella a Rebibbia arrestato col 416bis per camorra, e anche lui ha ricevuto l’sms dall’Inps e ha avuto il reddito»
E conclude dicendo: «Prenderò 780 euro, 280 come contributo per l’affitto, il resto per la spesa, potrò prelevare 100 euro al mese, di certo andranno via tutti»