sabato, Luglio 27, 2024

Puntura di medusa: cosa fare e cosa evitare

Sai cosa fare in caso di puntura di medusa?

Puntura di medusa in estate

Ogni anno nel mondo ci sono 150 milioni di persone che vengono colpite dalla puntura di una medusa: più di un centinaio, purtroppo, ci rimettono la vita. Le meduse sono invertebrati, la cui comparsa risale a 650 milioni, forniti di micidiali tossine che servono a catturare le prede.

Il pensiero di andare al mare e godersi una bel bagno in acque cristalline e sicuramente un desiderio di molti di noi, bisogna però fare attenzione agli incontri con gli abitanti del mare.

Nel Mediterraneo, e quindi nei mari italiani, ne esistono due specie: il polmone di mare, la più diffusa, e la pelagia noctiluca che riluce di notte. Entrambe le loro punture provocano solo dolore

Nonostante i pericoli delle punture delle meduse siano circoscritti, la loro presenza in mare è uno dei peggiori incubi durante le vacanze estive.

Il  motivo è ovvio: hanno un potere urticante, che provoca gonfiore e dolore molto fastidiosi. Specie per i bambini. E il rischio è di sprecare salute, ma anche soldi per inutili prodotti “miracolistici” che in realtà non hanno alcuna efficacia.


Cosa fare in caso di puntura di una medusa?

Medusa in mare aperto


Ecco cosa fare in caso di puntura di una medusa:


1️⃣ Se stai nuotando al largo e vieni sfiorato da una medusa, niente movimenti scomposti; devi respirare bene e cercare di raggiungere con calma la riva.
Chiedi aiuto a qualcuno, se è necessario. Se invece sei già a riva, esci subito dall’acqua.

2️⃣ Ciò che ti serve ce l’hai a portata di mano: lava la parte colpita con acqua di mare, in modo da diluire la tossina non ancora penetrata. Evita l’acqua dolce perché potrebbe favorire la rottura delle nematocisti (strutture urticanti che le meduse usano per difendersi) rimaste sulla pelle.

3️⃣ Con pazienza, cerca di pulire la pelle dai filamenti residui. Per rimuoverli, usa una tessera di plastica rigida, come bancomat o carta di credito, oppure un coltello usato di piatto (non dalla parte della lama).

4️⃣ Applica un gel astringente al cloruro d’alluminio, meglio se a una concentrazione del 5%. Serve a lenire il prurito e a bloccare la diffusione delle tossine. 

5️⃣ Vai al pronto soccorso o chiama il 118 se ti accorgi che subentrano delle complicazioni, come reazione cutanea diffusa, difficoltà respiratorie, sudorazione, pallore, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, confusione. In alcune persone particolarmente sensibili, la puntura di una medusa, ma anche di un’ape o di una vespa, può innescare una reazione allergica estrema al veleno, lo choc anafilattico.

Vediamo insieme anche le 5 cose da NON fare


1️⃣ Non strofinare la zona colpita con sabbia o con una pietra tiepida. È vero che le tossine sono termolabili, vengono cioè inattivate dal calore, ma perché ciò avvenga bisognerebbe raggiungere una temperatura di circa 50 gradi.

Quindi la pietra calda non serve


2️⃣ Lascia perdere i rimedi della nonna, come ammoniaca, urina, aceto, alcol. Questi metodi non solo sono inutili, ma possono risultare anche dannosi. Ammoniaca e urina potrebbero ulteriormente infiammare la parte colpita.

3️⃣ Non grattarti, anche se è la prima reazione istintiva; se lo fai rompi le eventuali nematocisti residue, liberando ulteriore veleno

4️⃣ Se la reazione è localizzata, fai a meno delle creme al cortisone o contenenti antistaminico: sono inutili perché entrano in azione solo dopo circa 30 minuti dall’applicazione e cioè quando la reazione è già naturalmente esaurita. Questi principi attivi possono invece andare bene per via orale, nel caso di lesioni diffuse o di disturbi generali, anche lievi; ma devono essere prescritti da un medico!

5️⃣ Niente sole per qualche giorno sulla parte colpita.

Nella fase di guarigione l’arrossamento lascia il posto a un’iperpigmentazione, che i raggi ultravioletti potrebbero rendere duratura.

Per evitare antiestetiche macchie scure, usa una crema a filtro totale (50+).

Laura Senes
Laura Senes
Scrivo di Donne, di Bellezza, di Stelle e di tutto ciò che di positivo mi circonda: due ore al giorno (minimo!) sono dedicate alla lettura ed alla condivisione di tutto ciò che leggo. Project Manager e Social Media Manager per passione e per lavoro ed instancabilmente alla ricerca di nuovi progetti digitali da creare!

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