Il motore a pistoni è morto? Non ne è convinta la Porsche, la quale vuole investire sui carburanti sintetici, anzi di più. La casa di Weissach, in occasione del lancio della nuova 911 GT3, ha annunciato che se li produrrà autonomamente a partire dal 2022. Un progetto ambizioso, che comporterà un investimento notevole. E l’obiettivo di unire, come dire, l’utile al dilettevole.
Porsche 911 GT3: dal motorsport con furore
Qual è lo scopo di Porsche con i carburanti sintetici?
Con questa mossa a sorpresa, la Porsche vuole innanzitutto abbassare drasticamente le emissioni. A dispetto di un panorama politico sempre più ostile per i motori a scoppio, la casa tedesca vuole seguire la strada già tracciata da alcune startup ed enti di ricerca, che vedono negli e-fuels una possibilità concreta di rendere sostenibile il parco auto attuale nel breve termine. Ma è anche una questione di…cuore. La 911 nella sua versione 992 potrebbe già essere convertita in versione elettrificata, ma alla Porsche inorridiscono al solo pensiero. Per quanto bella e veloce, una vettura elettrica è assai meno emozionante di un’auto a benzina, e non farà mai breccia tra gli appassionati veri della guida. L’obiettivo di Zuffenhausen è di allungare la vita al boxer il più possibile, senza compromettere il sacrosanto percorso verso la sostenibiltà.
Zero Petroleum: elettrico? No, grazie
Il piano “sintetico”
Per produrre i carburanti sintetici, Porsche si avvarrà della collaborazione di Siemens Energy, Enel e di ENAP. Quest’ultima, una compagnia petrolifera con sede in Cile, si occuperà materialmente della produzione degli e-fuels, usando energia eolica rinnovabile. “I vantaggi di queste tipologie di carburanti risiedono nella loro facilità di impiego”, spiega il CEO di Porsche, Oliver Blume. “Gli e-fuel possono essere utilizzati nei motori a combustione e negli ibridi plug-in e possono fare uso della rete esistente di stazioni di rifornimento“. Data la natura sperimentale del progetto, la produzione di combustibile pulito sarà limitata nel 2022. Lo scopo è di arrivare a 55 milioni di litri entro il 2024, per poi aumentarne il volume di dieci volte nel 2026.