giovedì, Aprile 25, 2024

Zero Petroleum: elettrico? No, grazie

L’elettrico è il futuro dell’automotive, così dicono tutti. Ma è davvero così? L’ex ingegnere di F1 Paddy Lowe, ad esempio, non si allinea alla vulgata, e propone una soluzione alternativa almeno nel breve termine. L’ex ingegnere di Williams e Mercedes ha fondato un proprio consorzio, la Zero Petroleum, che studia i carburanti alternativi. Lowe presenterà i suoi progetti nel corso dell’Autosport International Connect, rassegna virtuale che si svolgerà il 10 e l’11 marzo prossimi. In questa occasione, Lowe si confronterà con i guru del motorsport elettrico, esponendo le sue iniziative per un confronto costruttivo.


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Cos’è la Zero Petroleum, e in che modo costituirà l’alternativa all’elettrico?

Tra le colonne di Motorsport.com, Lowe spiega brevemente in che consiste la sua nuova società. La Zero Petroleum si occuperà di sviluppare carburanti alternativi, da adottare sui motori a scoppio attuali e sulle vetture ibride. Il principio sta nell’offrire una soluzione in quei campi in cui la mobilità elettrica è poco applicabile, per i limiti tecnologici di cui essa soffre (e che spesso sono ignorati dalle istituzioni politiche).

La necessità di allontanarci dai combustibili fossili non è mai stata così evidente“, ha esordito Lowe. “Siamo in emergenza climatica. I veicoli elettrici sono fantastici in molte situazioni, dove il peso e la durata non sono obbligatori per le performance. Tuttavia, la bassa densità energetica della batteria in confronto ai carburanti derivati dal petrolio significa che vi sono molte applicazioni dove la potenza elettrica non è un’opzione, e non lo sarà nel futuro prossimo“. Una di queste applicazioni, secondo Lowe, sono le corse, dove problemi di peso e autonomia spesso mortificano le prestazioni in pista.


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La strada da percorrere è diversa

L’alternativa promossa dalla Zero Petroleum sono i carburanti sintetici, ricavati da fonti quali possono essere l’acqua riciclata e l’anidride carbonica, utilizzando fonti di energia rinnovabili. Il principio di fondo è di creare un circolo virtuoso, per cui si sottrae all’ambiente le sostanze nocive per poi riequilibrare l’insieme, creando un sistema ad impatto zero. “I veicoli funzioneranno senza modifiche“, ha aggiunto Lowe, “creando una fonte di energia decarbonizzata per il trasporto, il motorsport, e l’industria delle auto classiche. Il vantaggio è la sua facilità di utilizzo. Può essere impiegato sui motori a scoppio e sulle ibride plug-in, e può essere distribuito sulla rete attuale di stazioni di servizio“. La Zero Petroleum conta di diventare azienda leader del settore.

Paddy Lowe presenterà i suoi progetti alla Autosport Connect International, in programma in forma virtuale dal 10 all’11 marzo prossimi.


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Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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