venerdì, Maggio 10, 2024

12 ottobre 1492 muore Piero della Francesca

La nascita dell’artista

Ritratto del pittore

Piero della Francesca nacque come Piero di Benedetto dei Franceschi nel 1416 a Borgo Sansepolcro. Mese e data esatti della sua nascita rimangono sconosciuti, tuttavia, gli storici sono riusciti a dedurre attraverso diversi manufatti storici e cronologie, che il padre di Piero ha lavorato come conciatore e calzolaio e gestiva un’attività prospera. Piero ebbe un precettore che gli assicurò una buona conoscenza della lingua latina. Si sa molto poco della formazione di Piero come artista, la storia suggerisce che abbia ricevuto la sua prima formazione artistica da diversi maestri locali che si occupavano principalmente di arte senese.

Gli inizi della sua carriera

Piero Della Francesca occupa una posizione centrale nell’arte italiana ed europea del XV secolo. Membro della seconda generazione di pittori umanisti, fonde brillantemente arte e geometria, spiritualità e l’applicazione rigorosa e le regole della prospettiva. Piero Della Francesca inizia la sua carriera come allievo di Domenico Veneziano a Firenze, ma ha trascorso tutta la sua carriera lavorando nelle province, dando così un importante contributo alla diffusione dell’arte umanistica in Italia. Sebbene fortemente influenzato da Donatello, Masaccio e Uccello, fu affascinato dalla matematica e dai problemi della prospettiva.

Flagellazione di Cristo, 1453

I viaggi e gli incontri

Durante il 1440 alternò periodi di lavoro nella sua città natale con soggiorni in altre città, tra cui Roma. A Ferrara, entrò in contatto con Leon Battista Alberti e Rogier Van der Weyden. Nel 1452 iniziò a lavorare sull’impresa più importante della sua carriera, la Storia della Vera Croce di Arezzo. Nella varietà delle situazioni narrative, la monumentalità delle figure, l’attento calcolo degli spazi e l’intensità delle espressioni, è una delle opere fondamentali del Rinascimento europeo. Nella flagellazione del Cristo, sintesi perfetta delle caratteristiche dell’arte italiana a metà del XV secolo, gli spazi sono calcolati sulla base di una rigida griglia geometrica, mentre la luce naturale accentua la prospettiva e il rapporto tra interno ed esterno.

Della Francesca Pittura secondo la logica matematica.

La pala di Brera, Piero della Francesca

Durante il 1460 Piero fu attivo principalmente nelle corti di Frederico da Montefeltro a Urbino. Pero della Francesca ebbe, nella sua vita,molti incontri con artisti stranieri, scrivendo trattati su geometria, prospettiva e algebra e da numerosi capolavori memorabili. Dipinta per il duca Frederico da Montefeltro, la pala d’altare della Madonna di Brera fu realizzata per la chiesa di San Bernardino a Urbino. Qui sono evidenti i due aspetti di questo grande pittore. Da un lato il teorico della geometria e l’autore di importanti trattati di prospettiva, e dall’altro l’artista creativo dedicato alla ricerca dell’immagine ideale. La scena è ambientata all’interno di un edificio rinascimentale e le sue proporzioni sono attentamente ridimensionate in base alle figure. La luce modella il gruppo silenzioso con notevole chiarezza, dando loro il tono alto di una corte celeste, disposta secondo una precisa gerarchia.

Cambio di rotta

A partire dal 1470 in poi, perdendo la vista, abbandonò la pittura e si concentrò su questi argomenti, occupandosi di geometria e prospettiva e studiando i vari effetti della luce. Nel 1470 i problemi di vista lo porteranno ad un abbandono della pittura. Di ritorno a Sansepolcro, si dedicò al completamento dei suoi trattati. Per una curiosa coincidenza, l’artista che simboleggia il mondo intellettuale del XV secolo morì lo stesso giorno della scoperta del Nuovo Mondo, il 12 ottobre 1492. Piero Della Francesca fu un artista piuttosto lento, che impiegò molto tempo tempo per completare le commissioni, uno dei suoi più grandi capolavori è la Natività incompiuta, ora alla National Gallery di Londra.

Tomba del pittore a Sansepolcro, Arezzo

La perfezione geometrica

Il suo lavoro è stato trascurato e sottovalutato per molti anni, ma riscoperto nel diciannovesimo secolo, riconosciuto come uno dei maggiori artisti del Rinascimento. La perfezione geometrica di Piero Della Francesca e l’atmosfera quasi magica della luce nella sua pittura hanno ispirato pittori moderni come Giorgio de Chirico, Massimo Campigli, Felice Casorati e Balthus.

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