sabato, Luglio 27, 2024

Pandemia e spettacolo: le nuove linee del Governo

Dopo aver procurato un mezzo infarto ai gestori delle discoteche arriva la proposta ufficiale e unanime dal Consiglio dei Ministri. Il mondo dello spettacolo attende le nuove linee guida del Governo in vigore dall’11 ottobre ma non saranno così restrittive come richieste dal CTS fino a pochi giorni fa.

Nel mondo dello spettacolo quali sono le nuove linee anti Covid del Governo?

Pochi giorni fa le intenzioni del Governo hanno fatto preoccupare i gestori delle discoteche. Dopo 20 mesi di chiusura forzata le condizioni di riapertura proposte dal CTS sono sembrate troppo restrittive agli addetti ai lavori. Ma le nuove linee guida proposte sembrano più accettabili, seppur ancora limitanti per la categoria più bastonata dalle restrizioni. Infatti i posti coperti per le discoteche sono ridotti al 50% e non al 35 come ipotizzato pochi giorni fa. Ritorno a una seminormalità invece per cinema e teatri che rivedono la possibilità di una capienza al 100% anche al chiuso, ovviamente con mascherina e green pass valido. Palazzetti dello sport limitati al 60% al chiuso e 75% invece per gli stadi. Le percentuali sono valide solo per le regioni in zona bianca. Infatti, per esempio, in caso di zona gialla gli stadi e palazzetti saranno limitati al 50% all’aperto e al 35% al chiuso.

Il Governo non segue più le indicazioni del CTS?

Il cambio di rotta del Governo in confronto ai giorni scorsi è il segnale che non seguirà più le indicazione del CTS? Sembra di no. Il Ministro Speranza spiega che è solo grazie alla campagna vaccinale che prosegue bene che è possibile riaprire gradualmente le attività. I contagi rimangono sotto controllo e il Governo si sente fiducioso nel poter ascoltare anche la voce dei gestori. Le loro richieste sono state ascoltate? Almeno in parte a quanto pare. Vedremo nei prossimi mesi se il CTS potrà sostenere: “ve l’avevamo detto” o se i Ministri hanno giustamente scelto la via più tollerante.

La voce dal mondo dello spettacolo

In una nota il presidente Mogol della SIAE lancia la richiesta per il mondo dello spettacolo. “Vogliamo ribadire ancora una volta a gran voce la stridente urgenza di riaprire tutti i luoghi di cultura e di spettacolo, chiedendo al CdM la riapertura a capienza totale e in sicurezza. Non solo l’industria della cultura è una delle più importanti del Paese per valore, occupati e riconoscibilità all’estero, Ma è il motore psicologico per riavviare un paese stremato come il nostro. In Italia abbiamo il numero di vaccinati più alto d’Europa e le misure più restrittive. Attualmente la percentuale di persone parzialmente protette dal coronavirus è dell’84,39% mentre il 79,67% è completamente vaccinato. Ci era stato detto che con queste percentuali si raggiungeva l’immunità di gregge. È forse cambiato qualcosa?” Domanda più che lecita che forse non poteva passare inosservata al Governo e che ha fatto così spingere un po’ l’acceleratore sulle riaperture. Questo causerà un nuovo inverno di chiusure o la situazione rimarrà stabile? Ne riparleremo tra un paio di mesi probabilmente.


Prime crepe nel Governo? Leggi anche: Draghi difende Governo, capre e cavoli da Salvini


Jari Girardi
Jari Girardi
Giornalista non giornalista. Scrivo per diletto ma provo qualcosa nel raccontare la verità. Ironico, a volte troppo. Non so farne a meno e continuerò. Sarcastico quanto basta. Polemico costruttivo, di distruzione ce n'è ormai troppa. Ho passione per la batteria, la chitarra, la musica in genere, gli animali e la mia moto. Convivo con la mia ragazza, una tartaruga, una gatta e un cane. Nel tempo libero ho un lavoro fisso ma niente di serio.

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