sabato, Luglio 27, 2024

12 Luglio 1904 Nasceva Pablo Neruda.

Pablo Neruda e sua sorella
Pablo Neruda e Laura Reyes Basoalto, sua sorella.

115 anni fa, Il 12 Luglio 1904, in una piccola località del Cile chiamata Parral nasce uno dei poeti più importanti di tutti i tempi, Ricardo Reyes Basoalto- alias Pablo Neruda. Il padre si chiamava José del Carmen Reyes Morales ed era un impiegato delle ferrovie. La Madre, Rosa Neftalí Basoalto Opazo era un’insegnante, che morì di tubercolosi quando il piccolo Pablo non aveva che un mese di vita.

Il futuro poeta comincia presto a mostrare interesse per la letteratura; il padre lo avversa ma l’incoraggiamento arriva da Gabriela Mistral, futuro Premio Nobel, sua insegnante durante il periodo di formazione scolastica.

Il suo primo poema “La canzone della festa” viene pubblicato quando aveva solamente 17 anni. E’ nel 1920 che per le sue pubblicazioni inizia ad utilizzare lo pseudonimo di Pablo Neruda, in omaggio a Jan Neruda, che in seguito gli verrà riconosciuto anche legalmente.

Nel 1924 riscuote notevole successo con “Venti poesie d’amore e una canzone disperata“, una raccolta di poesie d’amore, di stile modernista ed erotico, che già aveva registrato 2 milioni di vendite nel giorno della sua morte. Grazie a questa raccolta e al suo primo libro Crepuscolario, pubblicato nel 1923, viene acclamato e tradotto in alcuni paesi stranieri: tuttora esse sono tra le sue opere maggiormente apprezzate.

La Carriera Diplomatica

Dedicatosi alla carriera diplomatica, come console del Cile vive per alcuni anni in Oriente, esperienza che lo ispira a scrivere Residenza nella terra (1923-35).

Allo scoppio della Guerra civile spagnola (1936), anziché dichiararsi neutrale, si schiera con la Repubblica contro i franchisti e per questo viene destituito. La partecipazione alla guerra civile spagnola (1936-1939) segnò il passaggio alla poesia sociale e politica con la raccolta La Spagna nel cuore (1937).

Nel 1945 viene eletto senatore in Cile nella lista del Partito comunista nelle province nordorientali del Cile di Antofagasta e Tarapacá, e pochi mesi dopo prende ufficialmente la tessera del Partito Comunista del Cile. Tutto cambia quando il candidato ufficiale del Partito Radicale per le elezioni presidenziali, Gabriel González Videla intraprende una dura repressione contro i minatori in sciopero nella regione di Bío-Bío, a Lota, nell’ottobre 1947. La disapprovazione di Neruda culmina in un discorso davanti al Senato cileno, chiamato in seguito “Yo acuso“, dove legge l’elenco dei minatori tenuti prigionieri.

Neruda Urss

Il governo Videla si era rapidamente trasformato in un governo autoritario, da cui Neruda prende completamente le distanze. Videla emana un ordine d’arresto contro Neruda, costringendo il poeta ad una fuga di 13 mesi nascosto da amici e compagni. Durante l’esilio fugge anche in Italia, dove scrisse I versi del capitano (1952) e Le uve e il vento (1954).

Nel 1971 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura; poi già sofferente per una grave malattia, ritornò a Santiago, dove morì il 23 settembre 1973, pochi giorni dopo che il governo di Allende era stato rovesciato da un colpo di stato militare del generale Pinochet. Nel 1974 uscirono le sue memorie, Confesso che ho vissuto.

Opere più importanti

Tra le sue opere più importanti vi sono “Residenza sulla terra“, “I versi del Capitano“, “Cento sonetti d’amore“, “Canto generale“, “Odi elementari“, “Stravagario“, “Le uve e il vento“, il dramma “Splendore e morte di Joaquin Murieta” e il libro di memorie “Confesso che ho vissuto“.

Poetica

La poetica di Neruda spazia dal realismo al surrealismo, dalla lirica intimista a quella civile e politica. Egli concepisce la poesia come un atto di pace e amore. Il poeta si scaglia contro i dittatori, il neocolonialismo e l’imperalismo statunitense, cioè contro coloro che vogliono cercare di distruggere questa condizione di Pace.

«La poesia è sempre un atto di pace. Il poeta nasce dalla pace come il pane nasce dalla farina.»

Confesso que viví

Amante delle piccole cose e della sua terra, profondamente contro le convenzioni e la banalità della vita moderna.

Forma e Metrica

Neruda privilegia le forme semplici, soprattutto il verso libero. Il linguaggio risulta essere estremamente ricco e potente, palpitante di emozioni vitali. Egli si propone come un’oratore epico della storia e del popolo dell’America latina, di cui reinventa anche i miti e le leggende, utilizzandole come cornici alla sua critica del presente.

Nella politica dell’autore si contrappongono dei temi profondamente differenti: l’amore che accompagna l’indagine sulla morte e il tema dell’esistenzialismo, alla ricerca di una libertà assoluta. Ma la tematica principale resta senza dubbio l’amore: verso l’esistenza, verso la donna amata, verso il suo Paese, l’umanità, la natura, le piante, il cibo e gli animali, tutto ciò che suscita un sentimento di connessione e felicità nell’animo del poeta.

Due amanti felici

Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell’erba,
lascian camminando due ombre che s’unisco,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.

Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s’uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
È la felicità una torre trasparente.

L’aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.

Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l’eternità della natura.

Due amanti felici

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles