Una perturbazione atlantica è già in atto sul nostro Paese e, oltre a piogge e temporali, sta riportando anche la neve.
Ci aspettiamo precipitazioni diffuse e abbondanti sulle nostre montagne, pronte a fare il pieno in questa stagione che è quasi da record per gli accumuli registrati, soprattutto se messa in relazione con quelle scorse. Facciamo il punto per capire l’evoluzione prevista individuando le zone maggiormente coinvolte e gli accumuli sulla base degli ultimi aggiornamenti a nostra disposizione.
Nel corso della giornata le precipitazioni saranno via via più copiose, soprattutto sulle Alpi e sulle Prealpi centro-orientali, dove il limite delle nevicate arriverà a circa 8/900 metri e dove entro la fine dell’evento è atteso oltre mezzo metro di neve fresca sopra i 1200 metri, specie sulle Dolomiti; località come Cortina d’Ampezzo (BL), San Candido (BZ) San Martino di Castrozza (TN) riceveranno una generosa nuova imbiancata dopo il “carico” già ingente delle scorse settimane. Nevicate intense anche sulla Lombardia, specie sulle Prealpi Orobie e in Valtellina, come per esempio a Bormio, Livigno e Madesimo con oltre 40 cm di neve fresca entro la giornata di sabato 23 gennaio.
Oltre i 2000 metri di quota le cumulate sfioreranno addirittura i 2 metri, confermando una stagione davvero da primato, con accumuli che non si vedevano da anni. A causa del rinforzo dei venti dai quadranti meridionali (Libeccio), la quota neve sugli Appennini si assesterà invece “solamente” oltre i 1500/1600 metri di quota.