sabato, Luglio 27, 2024

Merini: la caparbietà di una poetessa

«La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l’amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria», Alda Merini.

Merini: una donna di cultura controcorrente?

Con queste stupende parole vogliamo oggi, nell’anniversario della sua morte avvenuta il primo novembre 2009, ricordare una grande poetessa, scrittrice e personalità italiana. Alda vive tra un padre che la fa crescere con il pane della cultura e la convinzione stereotipata che la donna non debba essere incline alla cultura, come madre e moglie, del resto, non le sarebbe mai servita. Il rapporto con la madre sarà sempre complicato: lei non avrebbe mai accettato una figlia così ribelle alle convenzioni sociali. Rifiutata al Ginnasio perché non aveva superato la prova di italiano, a 15 anni il suo talento letterario viene scoperto e una sua poesia recensita da Spagnoletti; la reazione del padre, a sorpresa, sarà brusca e diretta: la poesia non le avrebbe mai dato da vivere. Sarà nel 1947 che verrà rinchiusa per la prima volta nella clinica a Villa Turro dove le verrà diagnosticato un disturbo bipolare.

Tra genio e malattia

Da quel momento la vita della Merini sarà interrotta da questi numerosi ricoveri: dal 1964 al 1972 la sua casa sarà l’Ospedale Psichiatrico “Paolo Pini”. Basti pensare che la terza e la quarta figlia, avute come le altre dal marito Ettore Carniti, saranno affidate ad altre famiglie. Il primo a credere nella sua poesia e a pubblicarla sarà proprio Giacinto Spagnoletti nel 1950. Anche Eugenio Montale aveva intuito il suo enorme talento raccomandandola all’editore Scherwiller. Sarà nel 1986 che verrà rinchiusa nell’Ospedale di Taranto. Nonostante questo riuscirà a pubblicare il suo primo libro in prosa: L’altra verità. Diario di una diversa. Alda Merini fu un’autrice particolarmente prolifera: le sue opere sono tante e per elencarle tutte ci vorrebbe ben più di un singolo articolo.

I demoni invisibili

La Merini ci insegna la caparbietà di una donna che ha avuto delle difficoltà oggettive nella sua vita e ha dovuto affrontare demoni a volte invisibili. Una donna forte che ha dato voce ai demoni e alle gioie in modo che anche noi, oggi, avessimo la possibilità di leggere: lei ha saputo tramutare le sue parole in emozioni.

Silvia Sini
Silvia Sini
Neo-laureata in Editoria e Scrittura, clowndottore, capo scout.

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