sabato, Luglio 27, 2024

Luoyang l’antica capitale e le mistiche Grotte di Longmen

Luoyang, l’antica capitale della Cina già famosa ai tempi del più grande tra gli imperatori cinesi, racchiude numerosi segreti, tra cui le antiche e maestose Grotte di Longmen.

Le maestose grotte di Longmen

Luoyang è situata a est del continente euroasiatico, lungo il corso del fiume giallo, ed è tanto vasta da occuparne due sponde.

Si trova esattamente al centro della culla della cultura cinese, è stata la prima capitale della storia della Cina e ha visto un lungo susseguirsi di dinastie, ben 13!

Per fare un paragone con l’occidente, Luoyang è stata il corrispondente cinese di Roma. Una era il cuore dell’impero romano l’altra il cuore di quello cinese. Il paragone con Roma non è fatto a caso, infatti nel suo periodo di maggiore prosperità sotto la dinastia Han, l’imperatore mandò Banchao a visitare l’occidente e venne così ufficialmente aperta la famosa “via della seta”, grazie a questa via, Roma e Luoyang poterono stabilire i primi contatti.

LA STORIA

Luoyang: città di poeti…

La città è conosciuta come “capitale dei poeti” infatti era il ritrovo di numerosi letterati provenienti da ogni angolo del paese, qui sono stati redatti alcuni dei più famosi capolavori della letteratura cinese tra cui il Dao De Jing (il libro delle virtù), lo Han Shu (la storia degli Han).

Città di fiori…

Grazie alla fioritura di splendide peonie che da aprile rilasciano in tutta la città un intenso profumo di fiori, Luoyang è diventata anche la “capitale dei fiori”.

Le magnifiche peonie in fiore

Città religiosa…

Questa storica città è diventata famosa anche per la religione, qui nacque il taoismo e il primo tempio buddhista.

LE GROTTE DI LONGMEN

Tra le tante cose da visitare in questa magnifica città dalle origini antichissime, citerò le imponenti grotte di Longmen.

Queste grotte divenute patrimonio dell’UNESCO sono una tappa obbligata per chiunque passi da Luoyang. 

Il sito divenne famoso anche all’epoca del Primo Imperatore Cinese Yíng Zhèng dello stato del Qin. La storia infatti ci racconta che durante il periodo degli stati combattenti il generale Bai Qi dello stato del Qin sconfisse le forze alleate del regno di Han e dello stato di Wei proprio in queste cave.

I lavori delle grotte iniziarono nel 493 a.C. sotto l’Imperatore Xiaowen della dinastia Wei che spostò la capitale a Luoyang.

DIAMO QUALCHE NUMERO..

Il sito si estende per un chilometro da nord a sud e comprende la bellezza di 2,300 cave e nicchie, 2,800 iscrizioni, 40 pagode, 1,300 cave e 100,000 statue raffiguranti il Buddha.

Le nicchie

Numeri davvero impressionanti! La maggior parte delle opere qui presenti risalgono ai floridi periodi delle dinastie del Wei prima e Tang poi e riguardano le più importanti arti tra cui la musica, la religione, la calligrafia e la medicina tutte rigorosamente conservate in queste grotte.

LE CAVE PRINCIPALI

Tempio Fengxian

Questo è il tempio più grande e importante costruito durante la dinastia Tang è largo 36 metri e lungo 41 metri, e al suo interno si trovano le nove statue del Buddha, scolpite seguendo i riti buddhisti per dare ad ognuno un’espressione particolare, tra queste c’è né una che spicca sulle altre chiamato Buddha Vairocana. Questa imponente statua è alta ben 17,14 metri e la testa è lunga quattro. Si contraddistingue per la sua espressione sacra, sorridente e serena. Accanto sono stati scolpiti i suoi due discepoli Kasyapa e Ananda. La storia che è stata tramandata ci dice che ci sono voluti tre anni e quattro mesi per scolpire questa immenso Buddha.

Buddha Vairocana

Grotte di Binyang

Si tratta di tre grotte: la più famosa è quella centrale completata dal 500 al 523 l’unica ad essere terminata durante la dinastia Wei. Delle 11 statue contenute all’interno la più famosa è quella di Sakyamuni, fondatore del buddhismo, dall’aspetto cordiale e sereno, tutto il complesso è di una magnificenza unica se si pensa che siamo di fronte alla pure arte della scultura cinese di ben 1500 anni fa.

Oltre a queste due che sono quelle più famose citerò:

la Grotta Wanfo dove al suo interno si trovano ben 15.000 piccole statuette del Buddha

La Grotta Guyang, la primissima grotta creata a Longmen

La Grotta del Loto o Cava Lianhua: la particolarità di questa grotta è la statua del Sakyamuni posta all’interno non seduta come nelle altre cave ma in posizione eretta a simboleggiare la fatica nel percorrere la distanza tra l’India e la Cina nella diffusione del Buddhismo. Davvero impressionante è il fiore di loto scolpito sulla cupola.

Il Sakyamuni in piedi e la cupola a fiore di loto

La Grotta della prescrizione chiamata così perché all’interno vi si trovano incise nella pietra 140 iscrizioni mediche a simboleggiare i processi dell’antica medicina cinese. La cosa straordinaria è che alcune di queste prescrizioni mediche sono usate ancora tutt’oggi.

Non è difficile capire perché queste grotte siano diventate patrimonio dell’umanità, trovarsi all’interno di queste cave e girare scortati dallo sguardo di tutte le immagini del Buddha presenti, deve essere un’esperienza unica e mistica. 

Quando la sapiente mano dell’uomo lavora in armonia con la natura più selvaggia può solo nascere un capolavoro che tutti dovrebbero aver la fortuna di vedere, anche se fosse dall’altra parte del mondo.

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