L’Evoluzione del suicidio 

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L’evoluzione nei secoli cambia gli uomini, e, con questi, si evolve anche il bullismo, che ogni anno si espande sempre più nella nostra società.

Quanti figli, amici, parenti e adolescenti dobbiamo perdere, come vittime di suicidio, prima di accorgerci della gravità di questo fenomeno? Bisogna sempre scavare più a fondo tra le insicurezze e la scarsa autostima, che da adulti possono limitare i nostri obbiettivi. Spesso si aggirano dei fantasmi che portiamo con noi sin da bambini, che nutriamo con la vergogna e il senso di colpa, con le parole non dette e gli aiuti non richiesti.


 Continueremo a trovarne traccia quando ci guarderemo allo specchio una volta diventati grandi, quando abbasseremo lo sguardo, convinti che non possiamo chiedere aiuto, perché abbiamo paura, di quelle persone, che si preparano ad andare a caccia di vittime per averne il controllo. Ma a che punto è arrivata l’umanità? 
Quanto ancora dobbiamo correre per fermare le ingiustizie che non hanno via d’uscita o gli atti che la gente ha ignorato?                 
     Sono troppi i mostri con cui la gente deve combattere, adolescenti che non possono uscire di casa con gli amici perché hanno paura di essere presi in giro o derisi. problemi che non vengono risolti, ma messi alla luce solo quando un altra strage di suicidio viene esposta al mondo. Voglio morire! Queste sono state le parole di una ragazza di Brescia di soli diciasette anni. essere accettati per sentirsi parte di qualcosa, non è mai facile, ma poi arriva la sera, e la giornata si conclude, finché non ci si addormenta per non pensare. Sentiamo quel vuoto, si quel vuoto, che alla fine c’è sempre stato. Ci sforziamo perché le cose siano migliori, ma inconsciamente, sentiamo di essere soli.