La lista delle 100 donne più influenti del 2019
La BBC ha stilato una lista in cui sono contenuti 100 nomi. 100 donne con un forte carattere, donne stimolanti, donne che hanno lasciato un segno. Nell’elenco delle most powerful women c’è anche il nome di Piera Aiello, 52enne italiana e testimone di giustizia, eletta alla Camera nelle fila del Movimento 5 Stelle.
Nomi di atlete, imprenditrici, insegnanti, ingegneri e medici. Nomi di donne che si sono fatte carico delle aspirazioni, passioni e ideali di tutte le altre donne del mondo; spiccano tra le righe i nomi di Greta Thunberg, quello dell’attivista transgender malese Nisha Ayub, quello della sindaca afgana Zarifa Ghafari, quello dell’imprenditrice libanese Ayah Bdeir. La BBC ha selezionato le donne più influenti dell’anno seguendo un criterio specifico: i vari giornalisti si sono interrogati sulla possibilità di un futuro definito dal lavoro delle donne. Come sarebbe il futuro se dipendesse solo dalle donne? Se l’atto di decidere il futuro non fosse declinato sempre dai soli uomini?
Le risposte a queste domande hanno inevitabilmente riflettuto sui nomi e sui caratteri di alcune donne del mondo. Da tanti anni ormai la BBC prepara delle liste prestigiose che includono donne incredibili: artiste, donne architetto, donne della politica, imprenditrici, professoresse, medici e tante altre. La BBC quest’anno sottolinea tante categorie ma soprattutto ci dice una cosa fondamentale: tutte le categorie e tutti i mestieri del mondo si trovano beatamente sotto una più importante categoria, categoria come esistenza, quella della donna. Vediamo nello specifico alcune donne incluse nella lista:
Piera Aiello, politica italiana, collaboratrice di giustizia e vedova di un figlio di un boss mafioso. Piera ha fatto della sua storia uno strumento per contrastare la criminalità organizzata, mai si mostra timorosa o afflitta. Con forza e tenacia lotta ogni giorno contro le illegalità e stimola a fare altrettanto.
Parveena Ahanger, rappresentante per i diritti umani e madre di un figlio scomparso in una rivolta nel Kashmir. La speranza di rivedere il figlio l’ha spinta a prendere le redini di una lotta per la difesa della giustizia e dell’umanità.
Rida Al Tubuly, una donna che rappresenta la Libia, una donna che grida alla pace da una zona di guerra atroce e dolorosa.
Mabel Bianco, donna medico dell’Argentina. Da sempre si batte per tutelare le donne, per allontanarle dalla morte provocata dagli aborti illegali e dall’HIV. Ha introdotto politiche per salvare la vita delle donne, dalla lotta al cancro al seno alla violenza contro le donne, ed è stata pioniera dell’educazione sessuale di fronte al conservatorismo cattolico romano.
Tayla Harris, calciatrice australiana e pugile professionista. Il suo ruolo è importante perchè smentisce lo sport di genere.
Aranya Johar, poetessa. Con la poesia parla di uguaglianza, di parità di genere, di salute mentale e di positività nel corpo.
Nella lista tante altre donne: la sportiva del Bangladesh Jasmin Akter, l’artista Manal AlDowayan, l’atleta Kimia Alizadeh, l’architetto Marwa Al-Sabouni, la congressista brasiliana Tabata Amaral, la manager della NASA MiMi Aung, la contadina Judith Bakirya, l’attivista Sinéad Burke, la scrittrice Scarlett Curtis, l’ambientalista Ella Daish, l’artista Sharan Dhaliwal, la suora Fernandez, Hollie, la sopravvissuta alla tratta del turismo sessuale, la giornalista Asmaa James, l’antropologa Katrina Johnston- Zimmerman, l’ingegnere Kadoda, l’artista Amy Karle. Nella lista anche Ahlam Kudr, Fiona Kolbinger, Hiyori Kon, Aissata Lam, Soo Jung Lee, Fei-Fei Li, Erika Lust, Lauren Mahon, Julie Makani, Lisa Mandemaker, Jamie Margolin, Francia Marquez, Gina Martin, Sarah Martins Da Silva, Raja Meziane, Susmita Mohanty, Benedicte Mundele, Djamila Ribeiro, Jawahir Roble, Najat Saliba, Nanjira Sambuli, Zehra Sayers, Hayfa Sdiri, Noor Shaker, Bonita Sharma, Vandana Shiva, Pragati Singh, Kalista Sy.
Donne, personalità decisive, empatiche e comunicative. Sono un esempio e una speranza