L’aumento delle incursioni israeliane in Cisgiordania ha causato decine di morti tra i palestinesi dall’inizio dell’anno [Getty/archivio].
Le forze israeliane hanno fatto irruzione in diverse città del governatorato di Nablus, nel nord della Cisgiordania occupata, nelle prime ore di sabato, scontrandosi con i palestinesi.
Fonti locali hanno riferito che l’esercito israeliano ha fatto irruzione in via Al-Masaken e in altri quartieri del campo profughi di Askar, alla periferia della città di Nablus, sparando gas lacrimogeni e granate sonore.
Le forze israeliane hanno preso d’assalto anche i villaggi di Beit Furik, Madama, Izmut, Rojit, Kafr Qallil, Salem e Qusin, a est e a sud di Nablus.
I palestinesi hanno risposto alle incursioni sparando contro i soldati israeliani. Questo ha portato a scontri armati
Nella città di Jenin, dove quest’anno decine di palestinesi sono stati uccisi e feriti nelle incursioni israeliane, le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa hanno annunciato di aver sparato contro veicoli appartenenti a coloni israeliani nei pressi dell’insediamento di Gilboa. Scontri sono stati segnalati anche nel vicino campo profughi di Shuafat.
Anche a Ramallah ci sono stati scontri tra i residenti della città e le forze israeliane e i coloni.
Non è chiaro se siano stati effettuati arresti.
Traduzione: Scontri tra uomini del posto e forze di occupazione [israeliane] nel villaggio di Izmut, a est di Nablus.
Scontri tra uomini del posto e forze di occupazione [israeliane] dopo l’assalto al campo di Shuafat, nella Gerusalemme occupata.
Dall’inizio dello scorso anno, le città della Cisgiordania sono state teatro di frequenti incursioni mortali da parte di Israele, alcune delle quali sono durate giorni.
Gli ultimi mesi sono stati tra i più sanguinosi, con l’esercito israeliano che ha usato attacchi aerei su Jenin per la prima volta in almeno 20 anni.
Dall’inizio del 2023, oltre 200 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane e dai coloni, la maggior parte dei quali a Jenin e Nablus.
Israele è stato criticato dai gruppi per i diritti umani e dalla comunità internazionale per l’uso eccessivo della forza contro i palestinesi.
