Il titolo del Messaggero dimostra la fine di questi quotidiani storici. Ma quanto siete caduti in basso? Il titolone che fa passare Papa Francesco come un venditore di stracci vecchi è vergognoso. “Papa Francesco e il discorso choc ai suoi giornalisti: che audience abbiamo, chi raggiungiamo?”. Questo è il titolone di un certo tipo di stampa truffaldina. Quella che non sa come fare lettori. Infatti il contesto interno del discorso di Bergoglio è tutt’altro. E poi fate attenzione alla punteggiatura: scrivete bugie e anche male. Non sapete riportare neanche una dichiarazione.
Il titolo del Messaggero potrebbe essere visionato da un garante?
Papa Bergoglio si rivolge ai suoi lettori cercando di comprendere se i mezzi d’informazione vaticani riescono a portare il messaggio apostolico. “Grazie a voi per il vostro lavoro, per quello che fate. Ci possono essere tanti motivi di preoccupazione sulla Radio o sull’Osservatore, ma uno mi tocca tanto il cuore: quanti ascoltano la radio? E quanti leggono l’Osservatore Romano? Il nostro lavoro è arrivare alla gente, quello a cui si lavora qui è bello, grande, faticoso. La domanda che vi dovete fare è a quanti arriviamo? C’è il pericolo, che anche essendo un bel lavoro non arrivi dove deve arrivare? Tutti i giorni fate questa domanda: a quanti arriviamo? A quante persone arriva il messaggio di Gesù con l’Osservatore Romano?“.
Un certo tipo di stampa
A questi soggetti dovrebbero togliere l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti, se conta ancora qualcosa. Visto che non c’è neanche un garante a tutelare l’integrità della notizia, mi domando quale etica viva ancora in un certo tipo di stampa. Il titolo del Messaggero è ignobile, truffaldino, sviante ed eticamente discutibile. Studiamo, massacriamo noi stessi per dimostrare che la comunicazione è un atto morale, e poi ci ritroviamo a dover dividere la stampa con questi soggetti. I nomi altisonanti non contano più, basti pensare ai numeri che fanno in edicola, neanche Topolino li farebbe. Ma questa gente lavora ancora e te la ritrovi a parlare in trasmissioni importanti. L’articolo pubblicato tenta di fare audience, di creare interesse inducendo il pubblico a recepire qualcosa di sbagliato come detto da Bergoglio. Questa giornalista identifica Bergoglio come l’editore dei suoi media ed è un editore molto preoccupato dell’audience delle sue fonti di informazione.
Le false notizie e la loro diffusione
La gestione dei media
Capra di una giornalista, questa è la struttura dei media vaticani. La gestione è affidata al Dicastero per la Comunicazione della Curia romana. Il direttore ad interim, da marzo 2016 a dicembre 2017 è stato Giacomo Ghisani. Padre Federico Lombardi direttore Generale dal 5 novembre 2005 lascia l’incarico il 29 febbraio 2016. Dal 2 settembre 2019 Massimiliano Menichetti è il Responsabile della testata Radio Vaticana – Vatican News. La Radio è membro attivo e fondatore dell’UER (Unione europea di radiodiffusione) e dell’UAR (Unione Africana di Radiodiffusione). Fa parte dell’Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione SIGNIS, della Conferenza Europea delle Radio Cristiane CERC e della Comunità Radiotelevisiva Italofona. Nel settore radiofonico rappresenta la Santa Sede – Stato della Città del Vaticano presso l’UIT (Unione internazionale delle telecomunicazioni) la CEPT (Conferenza Europea delle Amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni) e presso l’ITSO (International Telecommunications Satellite Organization).