Il Giappone e Dante Alighieri: una storia molto recente

Il Dantedì è passato. Le manifestazioni dedicate al sommo poeta continuano, però. Non solo in Italia. Anche all’estero si stanno, infatti, preparando varie iniziative. Tutte in onore di Dante Alighieri. Che ha conquistato buona parte del mondo. Come, per esempio, il Giappone. Ebbene sì. Il Giappone è incluso tra i Paesi che conoscono Dante. Anche se si tratta di una conoscenza recente. Avvenuta durante l’era Meiji (1868-1912). Grazie anche a Mori Ōgai. Medico e romanziere giapponese.

Dante Alighieri e il Giappone: cosa c’è da sapere?

Shinkyoku“. Questa è la traduzione giapponese di “Divina Commedia“. Che significa “Canto divino“. La prima traduzione giapponese risale al 1962. Ed è a opera di Soichi Nogami (1910-2001). Che ha tradotto anche la “Vita Nuova“. Tradurre le opere di Dante Alighieri non è stato facile. Per nulla. Tuttavia, Nogami è spinto dal desiderio di rendere fruibile il testo dantesco. Facendo così, in modo, che anche i giapponesi lo conoscessero. Il suo immenso lavoro non è sfuggito agli studiosi italiani. E, infatti, nel 1964, Nogami riceve la medaglia d’oro al merito della cultura. Proprio dal Governo italiano. Premio più che meritato. Considerata anche l’importanza culturale del suo gesto. Nogami ha fondato, inoltre, il Comitato di Kyoto della Dante Alighieri. Questo nel 1951.


700 anni dalla morte di Dante Alighieri


La “Divina Commedia” e i manga

Un esempio in questo senso può essere Gō Nagai. Nome d’arte di Kiyoshi Nagai. Uno dei fumettisti e scrittori più celebri in Giappone. Autore di due trasposizioni in manga dell’opera dantesca. La prima è, infatti, “Mao Dante“. Uscito per la prima volta il 1° gennaio 1971. Nagai lo ha, però, interrotto dopo solo tre volumi. Da “Mao Dante” è stato tratto un anime nel 2002. Soprattutto, da questo manga Nagai ha tratto spunto per “Devilman“. Il secondo tentativo risale, invece, al 19 settembre 1994. Con il titolo di “Shinkyoko Dante“. Anche questo manga conta tre volumi. Uno per ogni cantica. Al contrario del suo predecessore, però, “Shinkyoku Dante” è completo. Entrambi i manga sono giunti in Italia. Passando tra le mani di varie case editrici. Chi è curioso di leggerli, dunque, può recuperararli.

Quali iniziative ha preparato l’Ambasciata italiana per il Giappone?

Anche il Giappone festeggerà il sommo poeta. Sul sito ufficiale, infatti, l’Ambasciata italiana ha annunciato venticinque iniziative. Distribuite nel corso dell’anno. E che vedono coinvolte anche le scuole. Quali sono, però, queste iniziative? La prima avrà luogo oggi. 27 marzo. Iniziativa che vede coinvolto Alessandro Barbero. Autore del saggio “Dante: l’uomo e la sua epoca“. Barbero collaborerà, infatti, con l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo. Che ha programmato altri due giorni di studi danteschi. La Farnesina ha, inoltre, realizzato un audiolibro. “Dalla Selva Oscura al Paradiso“. Che verrà condiviso con gli studenti giapponesi. Saranno, anche, presenti collaborazioni con radio e testate locali. Infine, si parla di un’iniziativa che unisce la cultura giapponese all’opera dantesca. Ossia, danza e teatro Kazubi. Tutti a tema dantesco.

L’importanza di queste iniziative

Iniziative simili non sono da sottovalutare. Poiché esse riescono a unire due culture diverse. Sotto un unico obiettivo. Quello di celebrare il 700° anniversario della morte di Dante Alighieri. Uno degli autori più importanti della letteratura italiana. Trovando anche il modo di coinvolgere studenti. Così come gli adulti. Unendo, tra l’altro, la tradizione giapponese all’universo dantesco. Un po’ com’è successo con i manga di Gō Nakai. Ed è proprio questo il bello dell’arte. Così come della cultura in generale.

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