I servizi segreti russi hanno reclutato rifugiati ucraini in Polonia. Secondo il Washington Post, i rifugiati ucraini venivano usati per monitorare il trasporto di armi per l’Ucraina e preparare operazioni di sabotaggio.
I servizi segreti russi hanno reclutato rifugiati ucraini presenti in Polonia
Secondo quanto riferito dal Washington Post, in Polonia, le forze dell’ordine locali hanno scoperto un gruppo di profughi ucraini reclutati dai servizi segreti russi per monitorare il trasporto di armi per l’Ucraina e preparare operazioni di sabotaggio. Il Post afferma che la direzione principale dell’intelligence dello stato maggiore delle forze armate russe (GRU) ha incaricato le reclute di perlustrare i porti marittimi polacchi, installare videocamere lungo le ferrovie e installare dispositivi di localizzazione nel carico militare. I servizi segreti russi avrebbero anche incaricato le reclute di far deragliare i treni che trasportavano armi per l’Ucraina.
“L’Agenzia per la sicurezza interna della Polonia (ABW) ha affermato che la Russia ha riunito una squadra di dilettanti, anche utilizzando messaggi in lingua russa sui canali Telegram in Polonia frequentati da rifugiati ucraini. I compiti erano umili: affiggere volantini o appendere cartelli negli spazi pubblici – e la paga esigua. Per coloro che erano disposti a completare comunque gli incarichi, il lavoro ha poi preso una piega più inquietante. Le reclute sono state pagate in criptovalute e bonifici bancari da conti bancari non rintracciabili”, ha affermato gli investigatori.
Secondo quanto riferito, le forze dell’ordine polacche hanno scoperto per caso i potenziali sabotatori. Un passante ha notato l’obiettivo di una macchina fotografica che spuntava da dietro i cespugli in un tratto importante della strada e lo ha segnalato alle autorità competenti. Utilizzando i dati della telecamera e altre informazioni, le forze dell’ordine hanno rintracciato l’intero gruppo.
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