martedì, Marzo 19, 2024

I 10 comandamenti del viaggiatore in solitaria

Non sempre è facile trovare qualcuno che sia disposto a prendere e partire senza un considerevole preavviso. Impegni lavorativi, risorse economiche piuttosto limitate, condizioni emotive particolari, sono solo alcuni aspetti che frenano l’entusiasmo di un viaggio più o meno improvvisato.

Cosa fare allora? Rinunciare all’esigenza di scoprire qualche angolo di mondo solo perchè in quel momento non si ha nessuno pronto a farci compagnia? Se vi sentite predisposti e sufficientemente preparati a vivere un’esperienza unica, non siete costretti a rinunciare, anzi.

Ecco i dieci consigli che potrebbero guidarvi in un viaggio in solitaria.

1- Stipulate una buona assicurazione di viaggio. Esistono delle polizze assicurative adatte a tutte le esigenze e a tutte le tasche. Consiglio di guardare https://www.allianz-assistance.it/polizze-assicurative  che offre molte possibilità. Una buona assicurazione può risparmiarvi un sacco di inconvenienti.

2- Tutto ciò che è di valore a casa o in cassaforte. Mai portare in viaggio oggetti di particolare valore o grosse quantità di denaro. I documenti, invece, sono ovviamente indispensabili, quindi meglio lasciarli in cassaforte, evitando di portarli dietro durante le esplorazioni quotidiane.

3- Pianificate tutto nei minimi dettagli, ma siate pronti ad accogliere l’imprevisto. Mappe evidenziate e scarabocchiate, foglietti con orari dei mezzi pubblici, sicuramente siete preparati ed organizzati. Vi assicuro, però, che l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Un pullman che non passa, una via che non era segnata, qualsiasi cosa. Niente panico! Un bel respiro e pronti a cambiare programmi.

4- Non combattete la solitudine, ma piuttosto assaporatela. Vi sentirete soli, inutile negarlo. E forse maledirete il giorno in cui avete preso la decisione di partire. Non dimenticate però quanto avete desiderato trovarvi in questa situazione. Quanto, nel vostro quotidiano, siete alla ricerca di un po’ di solitaria tranquillità. Assaporatela, lasciate che vi inebri. E quando l’avrete compresa chiamatela con il giusto nome: libertà. Se invece vi accorgete che non è ciò di cui avete davvero bisogno, ecco il punto 5.

5- Sfruttate la condizione in cui siete per imparare a comunicare ciò di cui avete bisogno. La lontananza da casa, la sensazione di aver preso le distanze dai propri affetti e  magari una lingua diversa dalla vostra potrebbero essere elementi in grado di generare del panico in voi. E’ del tutto normale, siamo animali sociali. E proprio per questo, in grado di combattere quel panico con il dialogo. Chiamate casa se ne avvertite la necessità, ma guardatevi anche intorno. Ci sarà sempre uno sconosciuto pronto a sorridervi e a farvi ricordare il motivo per cui siete in viaggio.

6- Siate coraggiosi, ma non incoscienti. Buttarsi in nuove esperienze è fondamentale, è sano. Ma così come c’è sempre uno sconosciuto pronto a tendervi la mano, c’è sempre d’altro canto qualcuno che potrebbe approfittarsi del vostro essere “turista solitario”. Occhi ben aperti!

7- Siate scrittori o almeno provateci. Annotate su un taccuino un piccolo diario di viaggio, o anche solo qualche appunto. Vi aiuterà, una volta tornati a casa, a riassaporare tutte le emozioni che avete provato in viaggio.

8- Comunicate sempre i vostri spostamenti a parenti e amici. Questo consiglio, oltre a riportarvi al punto 4 e quindi ad aiutarvi con il problema “solitudine”, è fondamentale a garantire maggior sicurezza a voi che siete in viaggio; senza dimenticare la tranquillità che ne ricaverà chi segue il vostro vagabondare da casa.

9- Sperimentate, assaggiate, pentitevi se necessario. Ogni viaggio che si rispetti si confronta con un aspetto culturale fondamentale: il cibo. Assaggiate qualche specialità del luogo, che non troverete sicuramente in ristoranti di categoria medio-alta. Il cibo vero, soprattutto in alcune parti del mondo, è quello cucinato per strada. E sarà proprio quello che vi sorprenderà.

10- “Stay hungry, stay foolish”. Cito il celebre discorso-testamento pronunciato da Steve Jobs a Stanford il 12 giugno 2015, per darvi l’ultimo (ma primo per importanza) consiglio. Siate affamati di conoscenza. Siete in viaggio perchè desiderosi di conoscere nuove culture, nuove usanze, nuovi paesaggi. E siate folli. Perchè è proprio il pizzico di follia che risiede dentro di voi ad avervi convinto a partire da soli.

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