Cambiano ancora le regole di utilizzo del green pass. Si allarga la platea di esercizi commerciali che dovranno richiedere obbligatoriamente il certificato verde all’ingresso secondo le nuove regole. Tutto ciò per rallentare i contagi legati alla pandemia e arginare la corsa della variante omicron
L’elenco di esercizi e le date per le nuove regole
Da giovedì 20 gennaio verrà chiesto il green pass a tutti coloro che accederanno agli esercizi commerciali di barbieri, parrucchieri ed estetisti. L’obbligo rimarrà in vigore fino al 31 marzo, cioè fin quando sarà in vigore lo stato di emergenza. Ricordiamo che il green pass si ottiene in seguito alla vaccinazione, dopo guarigione da Covid-19 o dopo aver effettuato un tampone molecolare con esito negativo nelle precedenti 72 ore, oppure nelle precedenti 48 ore se si tratta di tampone antigenico rapido
Le successive scadenze
Fino al 31 gennaio rimangono chiuse le discoteche e le sale da ballo e resta fermo il divieto di assembramenti in spazi aperti. Dal 1° febbraio verrà esteso l’obbligo di green pass per l’accesso negli uffici pubblici (servizi bancari, finanziari, poste e attività commerciali in generale, quindi anche centri commerciali, ma forse con l’eccezione degli ipermercati all’interno dei centri). L’obbligo scadrà il 31 marzo. Sempre il 1° febbraio scatterà l’obbligo di vaccinazione per gli over 50 residenti in Italia, che resterà in vigore fino al 15 giugno prossimo. Dal 15 febbraio verrà chiesto il super green pass a tutti i lavoratori del settore pubblico e privato a partire dai 50 anni d’età e per i non vaccinati è prevista una sanzione da 600 a 1500 euro in caso di violazione e i dipendenti saranno considerati assenti ingiustificati, con diritto alla conservazione del posto di lavoro ma senza retribuzione
Nuovo decreto sul Green Pass: dove sarà necessario
Il 31 marzo termina lo stato di emergenza
E’ esteso fino a tale data il super green pass in zona bianca e la vaccinazione obbligatoria per tutto il personale sanitario, delle Rsa, personale della scuola, del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico. Prorogata fino a tutto il periodo di emergenza la convenzione sui prezzi dei tamponi antigenici (15 euro per i maggiorenni e 8 euro per i minorenni). Prorogato fino al 31 marzo anche l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 a prescindere dai colori
Le nuove regole per parrucchieri e barbieri
Il Presidente nazionale di Confesercenti Immagine e Benessere Sebastiano Liso torna a chiedere aiuti concreti allo Stato: “Siamo quasi in lockdown: un’ attività su due lavora al minimo, per carenza di personale e per la riduzione netta della clientela. Lo stesso vale per i centri estetici. Questo, unito ai costi di mantenimento dei dipendenti e delle strutture, sta mettendo in ginocchio il nostro settore che, da inizio pandemia, ha perso oltre il 20% delle imprese”. La situazione sembra molto critica e specialmente per alcune categorie lavorative come quelle dei servizi alla persona, l’effetto panico potrebbe influire negativamente sui fatturati. Molti sono costretti a chiudere. Continua Liso: “Tra i dipendenti in quarantena, i positivi e chi e’ in attesa di tampone, molti imprenditori lavorano al lumicino, ha sottolienato Liso. Senza contare il fatto che in molti, vista l’enorme mole di positivi e la variante Omicron, estremamente contagiosa, preferiscono non andare dal parrucchiere o dall’estetista. Ma gli affitti non diminuiscono, così come i costi di applicazione dei protocolli di sicurezza e del materiale monouso; per non parlare degli aumenti di elettricita’ e gas, una situazione davvero insostenibile”