Gli USA lanciano un severo avvertimento sul cambiamento climatico. Hanno avvertito che l’inazione delle potenze mondiali equivale a un patto di suicidio reciproco. Paesi come Cina, India e Russia hanno espresso scetticismo sulla minaccia alla sicurezza globale che esso rappresenta.
Gli USA lanciano un severo avvertimento: ma non erano loro i primi a fregarsene?
John Kerry ha dichiarato martedì al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che il Pentagono ha descritto la crisi climatica come grave. “Un moltiplicatore di minacce. Ma anche se il cambiamento climatico è stato ripetutamente definito una minaccia esistenziale, onestamente dobbiamo ancora rispondere con l’urgenza richiesta. Non riuscire ad affrontare il cambiamento climatico significa marciare in avanti verso ciò che equivale quasi a un patto suicida reciproco. Seppelliamo la testa nella sabbia a nostro rischio e pericolo. È urgente trattare la crisi climatica come la minaccia urgente alla sicurezza“.
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La situazione è grave
La posizione dell’amministrazione Biden è in netto contrasto con quella di Donald Trump, che si è ritirato dallo storico accordo sul clima di Parigi, ignorando la politica sul clima durante i suoi quattro anni al potere. Gli esperti ritengono che il mondo debba raggiungere le emissioni nette di carbonio zero entro il 2050 o prima. Questo per garantire che il riscaldamento a lungo termine non superi 1,5 gradi Celsius (34,7 gradi Fahrenheit) ed evitare di innescare punti di svolta climatici catastrofici. Il mondo si è già riscaldato di 1,2 ° C (2,2 ° F) dalla metà del XIX secolo e l’obiettivo ora è prevenire ulteriori 0,3 ° C (0,5 ° F) di riscaldamento.
I soliti russi
Mentre gli USA lanciano un segnale importante, dall’Est arriva il solito becero ostruzionismo. India e Cina hanno affermato che il cambiamento climatico dovrebbe essere affrontato in altri forum globali, non nel principale gruppo delle Nazioni Unite sulle minacce mondiali imminenti. La Russia è particolarmente esplicita nella sua opposizione alle discussioni. “Siamo d’accordo che i problemi del cambiamento climatico possono esacerbare i conflitti. Ma sono davvero la causa principale di questi conflitti? Ci sono seri dubbi su questo. La connessione tra il clima e i conflitti può essere considerata solo con riferimento a determinati paesi e regioni, parlarne in termini generali e in un contesto globale non ha alcuna giustificazione“. ha detto l’ambasciatore di Mosca alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia.
