sabato, Luglio 27, 2024

UE e inquinamento: nuovo accordo per ridurre le emissioni

I dati dell’inquinamento parlano da soli. Il mondo sta soffrendo e chiede disperatamente aiuto. Ma c’è ancora chi può migliorare la situazione. Venerdì mattina i leader dell’UE hanno deciso di ridurre le emissioni di carbonio del 55% rispetto ai livelli del 1990. Una riduzione volta a raggiungere miglioramenti nel prossimo decennio

In cosa consiste l’accordo dell’UE per ridurre le emissioni?

I leader dell’Unione europea hanno deciso di ridurre le emissioni nette di carbonio del 55%  superando le preoccupazioni delle nazioni ancora fortemente dipendenti dal carbone, ma soprattutto compiendo un passo critico nello sforzo di diventare neutrali dal punto di vista climatico entro il 2050. A ottobre non erano riusciti a raggiungere un accordo su un obbiettivo per una riduzione del 40%. Ieri invece, grazie a miliardi stanziati per gli stati membri da utilizzare a sostegno di un’ economia più verde, il progetto ha finalmente preso forma.

La discussione

Questa decisione dell’EU arriva in tempo per affiancare un incontro della Nazioni Unite sul clima annunciato da Ursula von der Leyen. I dettagli dell’incontro dei leader dell’UE sono stati molto vaghi lasciando alla commissione il compito di elaborare il tutto. “Non voglio immaginare cosa sarebbe successo se non fossimo stati in grado di ottenere un risultato del genere“, ha dichiarato Angela Merkel conferenza stampa venerdì, dopo l’incontro. La discussione è stata dichiarata come una delle massime priorità dell’Unione Europea. Questa ha inoltre presentato alcuni ostacoli a causa di diverbi tra paesi dell’Europa occidentale che spingono per obbiettivi più ambiziosi e alcuni stati dell’Europa orientale che invece dipendono ancora molto dal carbone.

Gli stati dipendenti dal carbone

Polonia e Ungheria, insieme alla Repubblica Ceca e ad altre nazioni fortemente dipendenti dal carbone hanno ritenuto ingiusto mantenere lo stesso standard di altre nazioni le cui economie si basavano già su un più ampio mix di fonti energetiche. Tali preoccupazioni sono state dissolte dalla decisione di rendere gli obiettivi una responsabilità collettiva. La conclusione scritta della riunione dichiara che l’obiettivo sarà “consegnato collettivamente nel modo più efficiente in termini di costi“. Aggiungendo: “Tutti gli Stati membri parteciperanno a questo sforzo, tenendo conto di considerazioni di equità e solidarietà, senza lasciare indietro nessuno“.

Le aspettative del progetto UE per ridurre le emissioni

Cinque anni dopo gli accordi sul clima di Parigi, la Commissione europea ha stabilito a marzo i piani per una legge sul clima che renderebbe il blocco carbon neutral entro il 2050, entrando a far parte di un progetto politico chiamato Green Deal. L’aspettativa è ora che l’obiettivo del 2030 renda la neutralità climatica più credibile, hanno affermato gli analisti. “I leader europei hanno concordato un nuovo obiettivo, con nuovi fondi e una bozza di ciò che sarà necessario per fornire“, ha detto Manon Dufour di E3G, un istituto di ricerca sul clima con sede a Bruxelles. “Ora inizia il lavoro“.

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