sabato, Maggio 18, 2024

Giornata mondiale della Biodiversità 2019: tutelare la differenziazione biologica per la nostra salute

Cade oggi, 22 maggio, la Giornata mondiale della Biodiversità 2019, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare l’approvazione della Convenzione sulla diversità biologica, ma soprattutto per sensibilizzare costantemente l’opinione pubblica e le istituzioni globali su uno degli aspetti più importanti del nostro pianeta, la cui tutela può risultare fondamentale non solo per la sopravvivenza di numerose specie e habitat naturali, ma anche per il benessere degli esseri umani. Mai come quest’anno, infatti, il tema dell’iniziativa è incentrato sullo stretto rapporto esistente tra biodiversità e salute umana.

Infatti la costante perdita della varietà di essere viventi va ad intaccare profondamente gli equilibri degli ecosistemi, e al contempo può favorire l’insorgere di numerosi patogeni che possono essere responsabili della rapida diffusione di diverse malattie. Allo stesso tempo, si sta rischiando sempre più di danneggiare la sicurezza alimentare con la costante riduzione di piante e nutrienti a disposizione dell’uomo, e questa situazione può indebolire l’organismo umano, soprattutto di fronte ai cambiamenti climatici ai quali si sta assistendo in questi anni. Infine non si deve sottovalutare l’importanza di poter vivere a stretto contatto con la natura, che consente di migliorare il benessere psico-fisico, dunque è importante impegnarsi affinché anche nelle città vengano conservati o introdotti degli ambienti naturali.

Giornata mondiale della Biodiversità 2019: i temi principali dell’iniziativa.

La Giornata mondiale della Biodiversità 2019, dunque, pone l’accento anche sui risultati di una recente ricerca della FAO, secondo cui attualmente ben il 75% dei cibi per l’umanità sono ricavati da appena 12 piante e 5 specie animali. Dunque, se è vero che da un lato c’è un numero crescente di Paesi che garantiscono un’ampia offerta alimentare-commerciale ai propri abitanti, dall’altro bisogna constatare che ormai i prodotti che si acquistano e consumano ogni giorno sono sempre più simili e omogenei tra loro, come se fossero delle «copie» l’uno dell’altro. A tutto ciò si aggiunge anche la drastica riduzione di impollinatori, uccisi da parassiti e pesticidi, per non parlare degli effetti del cambiamento climatico su questi preziosi insetti.

Giornata mondiale della Biodiversità 2019: valorizzare la varietà di specie

Durante quest’importante giornata dedicata alla tutela delle differenziazioni biologiche e della salute umana, si metterà soprattutto in evidenza come, ormai, l’umanità abbia deciso di puntare esclusivamente sulla coltivazione e produzione di un numero ridotto di piante ad alta resa ed omogenee geneticamente, una pessima abitudine che potrebbe comportare grossi rischi per la salute della popolazione globale. Questa condizione, infatti, sta minando la diversità genetica e la varietà delle abitudini alimentari, andando a causare malnutrizione e una maggiore vulnerabilità alle malattie croniche, senza contare la drastica diminuzione di piante e vegetali atte a scopi medicinali e curativi.

Dunque oggi, con la collaborazione tra gli altri del movimento culturale internazionale Slow Food, ci si dedicherà principalmente alla valorizzazione della diversità biologica e culturale della Terra. È importante infatti riscoprire e rilanciare prodotti poco curati e colture un po’ troppo trascurare in questi anni, il cui recupero potrebbe costituire una soluzione efficace e naturale all’eccessiva standardizzazione delle varietà di cibi e alimenti che giungono sul mercato e che alla lunga vanno a danneggiare non solo l’organismo umano, ma anche l’ambiente che ci circonda.

L’allarme della Coldiretti: in Italia sparite tre varietà di frutta su quattro

Ovviamente quest’oggi, 22 maggio, anche in Italia si celebra la Giornata mondiale della Biodiversità 2019. Per l’occasione, Coldiretti ha diffuso una statistica piuttosto allarmante per il nostro Paese, evidenziando che negli ultimi 100 anni sono scomparse ben tre varietà di frutta su quattro, e ricordando che la riduzione delle differenziazioni biologiche si sta abbattendo sull’intero sistema agricolo ma anche di allevamento, con il rischio di perdere numerose piante e specie animali per sempre.

In questo senso i numeri risultano alquanto impietosi: infatti mentre all’inizio del secolo scorso l’Italia poteva vantare la presenza di ben 8.000 varietà di frutta, oggi invece ce ne sono appena 2.000, di cui 1.500 potrebbero sparire da un momento all’altro per effetto di un’attività commerciale che punta esclusivamente sulla quantità e sulla standardizzazione dei prodotti da fare approdare sul mercato. Questa preoccupante tendenza, inoltre, potrebbe comportare la perdita di «antichi semi della tradizione italiana» che rappresentano un vero e proprio patrimonio alimentare, culturale ed ambientale della nostra produzione.

Coldiretti: allarme sul rischio scomparsa varietà di frutta.

Per fortuna, la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti ha anche ricordato che in questi ultimi anni proprio l’Italia ha dato vita ad una vera e propria «svolta green», con più di 5.000 prodotti alimentari censiti, di cui 297 certificati in ambito comunitario come Dop e Igp, ai quali si aggiungono 415 vini Doc e Docg, ai quali vanno ad aggiungersi le numerose aziende (circa 60.000) che hanno optato per la strada del biologico. Inoltre si evidenzia come il nostro Paese abbia introdotto il divieto delle coltivazioni Ogm e delle carni con ormoni proprio per tutelare biodiversità e sicurezza alimentare.

Cifre e traguardi, questi, che fanno ben sperare sulla possibilità di intervenire al più presto in tutto il mondo per mettere al sicuro la fondamentale differenziazione biologica ma anche per la tutela della salute umana; obiettivi necessari da raggiungere e da mettere in evidenza proprio oggi, durante la Giornata mondiale della Biodiversità 2019.

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Patrizia Gallina
Patrizia Gallina
Patrizia Gallina è una giornalista e conduttrice sportiva presso le emittenti televisive della Liguria. Conosciuta come scrittrice, attrice, cantante e modella, è nata nella città di Genova. Ha conseguito la laurea in Scienze Umanistiche presso l'Università degli Studi di Genova. Coltivo da sempre la mia passione per l'arte, la fotografia, la moda, il giornalismo e il calcio.

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