Decreto Sostegno: rottamazione delle cartelle esattoriali

In arrivo con il Decreto Sostegno nuove e importanti misure legate alle cartelle esattoriali e proroga della risossione al 30 di Aprile 2021

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Decreto Sostegno

Tra le varie novità nel Decreto Sostegno o Indennizzi, allo studio del Governo, al varo ci sarebbe la rottamazione delle cartelle esattoriali. Che prevede lo stralcio, cioè l’azzeramento dei debiti iscritti a ruolo, nelle cartelle di pagamento. Relative al periodo 2000-2015 fino a 5mila Euro.

Cosa includerà il Decreto Sostegno?

In considerazione dell’emergenza Coronavirus e alla luce della riduzione dell’attività produttiva di aziende e imprese, l’Esecutivo pone la pace fiscale. Per le cartelle emesse dal 2015 fino a 5mila Euro. Tuttavia dopo il congelamento delle scadenze al 1° Marzo e dopo che l’Agenzia delle Entrate ha accumulato in un anno oltre 50milioni di atti, finalmente l’incubo per molti italiani sta per finire. Il provvedimento inoltre dovrebbe contenere anche una proroga delle attività di riscossione, fino al 30 Aprile 2021. Con effetto retroattivo. Mentre per le nuove cartelle l’invio sarà scaglionato. E dilazionato in 24 mesi. Dunque una boccata d’ossigeno in un periodo in cui il Paese è sempre più “fermo”.

Quanto costerà la misura all’anno?

Il Decreto che dovrebbe contenere un intero capitolo dedicato al fisco ha un costo stimato di un miliardo di euro nel 2021. E un miliardo nel 2022.  Ma si sa che quello delle coperture è un tema spinoso. Sia in termini economici che politici. Perchè se da un lato c’è la necessità di trovare le coperture, dall’altra si deve trovare la quadra tra le forze politiche. Soprattutto tra quelle di sinistra. Non favorevoli a sanatorie e condoni.

Ristori: codici Ateco addio

Per quanto riguarda i Ristori per le attività colpite dalle restrizioni, le somme che saranno stanziate questa volta non dovrebbero basarsi sui codici Ateco. In questo modo si allarga la platea dei beneficiari. Includendo le partite Iva, e i professionisti. Che finora sono rimasti fuori dall’elenco. Un’altra novità riguarda il calcolo. Che subisce una rimodulazione. Mentre per l’erogazione dei ristori si tiene in considerazione il calo del fatturato del 33% su base annua, cioè la diminuzione degli incassi nel 2020 rispetto al 2021.


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