sabato, Luglio 27, 2024

Dall’evoluzione del ruolo femminile alla violenza

Oggi, la donna non è attiva solo a casa, ma realizzata e indipendente sul lavoro. Nel corso dei millenni e dei secoli, è avvenuto un cambiamento dei ruoli familiari e professionali. Si è verificata un’evoluzione del ruolo femminile che, purtroppo, non ha impedito alla donna di essere vittima anche di violenza domestica e abuso.

Evoluzione della figura femminile

L’evoluzione del ruolo femminile, purtroppo, non ha impedito alla donna di essere vittima anche di violenza domestica e abuso.

Angelo del focolare fin dalla preistoria, quando badava che il fuoco non si spegnesse e ai figli. La ritroviamo dea, musa e sacerdotessa in epoca greco-romana. Nel Medioevo, erano streghe.

Con il Rinascimento, si ebbe un cambiamento anche della figura femminile. Considerata musa ispiratrice di artisti, aveva abiti eleganti. E dimostrava determinazione e forza.

Nel Novecento, si assiste a una svolta: proprio le donne si mobilitano per se stesse. Dal diritto al voto, all’uguaglianza tra i sessi e parità tra moglie e marito. Pioniere nei settori della medicina e della moda. Come pure in altri settori.

Oggi sono tante le battaglie che la donna deve sostenere. Principalmente, si può imbattere ogni giorno in stereotipi e pregiudizi principalmente maschili, sessisti e ancoraggi culturali obsoleti.

L’emancipazione della donna in Occidente, inoltre, non è si è verificata in altre parti del mondo. Ad esempio, nel mondo islamico le donne sono ancora sottoposte all’autorità del padre, dei fratelli, del marito.

L’abuso sulle donne va di pari passo con l’emancipazione?

Con i tempi moderni e l’evoluzione della figura femminile che è sempre più indipendente e realizzata, è lecito domandarsi se esiste un legame tra questa indipendenza economica e psicologica che la donna raggiunge e la violenza di genere, l’abuso.

La violenza cambia forma, luoghi e modalità con il progredire dell’emancipazione. Ad esempio, esistono forme di violenze più subdole, come quella psicologica. Essa racchiude tutti quegli atteggiamenti intimidatori, vessatori e denigratori da parte del partner. Ciò va a influenzare la stima di se stessa e il senso della propria identità. Si sente annientata come individuo e perde fiducia nelle proprie potenzialità.

Così, proiettate al raggiungimento degli obiettivi personali e professionali, si muovono nel mondo sicure di sé e interessate verso ciò che le circonda. Ma possono crollare e mettere in atto meccanismi di paura quando subiscono abusi e/o violenza.

Trauma, abuso e maltrattamento

Il trauma si riferisce ad un evento che turba lo stato psicologico della vittima, perché improvviso e violento.

Nell’abuso, chi subisce è costretto e non consapevole delle proprie azioni.

Il maltrattamento è, invece, riferibile a eventi continui e ripetuti nel tempo.

La violenza contro le donne

La violenza contro le donne è qualsiasi azione di violenza fondata sull’appartenenza sessuale che comporta o potrebbe portare danni o sofferenza fisica, sessuale o psicologica.

La violenza domestica

La violenza domestica comprende: i soprusi fisici, sessuali, psicologici ed economici. L’uomo si chiude nel silenzio o esplode d’ira.

Può non condividere un’idea della compagna. O vuole decidere al suo posto.

La vittima può non riconoscere la gravità dei comportamenti del partner.

Ma i sintomi che qualcosa non va nella coppia vanno letti e interpretati per uscire dal vortice di violenza che subisce, appunto spesso inconsapevolmente.

Rimozione del trauma ed elaborazione dell’esperienza traumatica

La rimozione non consente il superamento del trauma. Esso è un meccanismo di difesa utilizzato per attenuare il dolore, costruendo un mondo circostante dove vivere meglio. Gli eventi traumatici perdono intensità col passare del tempo, le sensazioni sono meno forti e le immagini appannate. I ricordi possono essere rielaborati col trascorrere del tempo e si modificano. Entrare in contatto con l’esperienza traumatica è necessario.

Così, è possibile esprimere ansie, paure, dolore, rabbia, per evitare lo stabilizzarsi di seri disturbi emotivi.

Guarire dalla violenza?

La rete di supporto di psicologi, avvocati e delle figure che

favoriscono:

  • la presa di coscienza dell’evento;
  • il superamento del senso di impotenza e l’idea di colpevolezza di ciò che è successo;
  • la rielaborazione dell’evento.

Conclusione

Psicologi, avvocati, counselor e operatori sociali devono farsi carico del dolore e del malessere, condividendo con la vittima il trauma, attraverso empatia e ascolto attivo.

Per la donna, parlarne è fondamentale. Ciò rappresenta l’inizio del processo in cui necessita di unire i pezzi, ricostruire una storia e dare un senso alla sua vita attuale. Le ferite restano ma sono curate, attraverso la lotta per la mancanza di emozioni e mente ferma rispetto al passato recente e al presente.

https://www.periodicodaily.com/violenza-domestica-un-quarto-delle-donne-ha-subito-abusi-afferma-loms/

https://www.periodicodaily.com/25-novembre-giornata-contro-la-violenza-sulle-donne/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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