La crisi dei microchip e la scarsità di semiconduttori non avranno una breve durata, e le conseguenze si faranno sentire più a lungo del previsto sull’industria delle automobili. È questo, in sintesi, il preoccupante scenario descritto da Luca De Meo (amministratore delegato Renault) durante un’audizione al Parlamento francese.
Il CEO dell’azienda automobilistica francese ha dichiarato che, stando alle ultime stime, gli effetti della carenza di microchip si avvertiranno almeno per tutto il 2022. Il problema principale per l’intero comparto è quello dell’incertezza che regna sovrana sulla questione e che non permette di fare previsioni sulle forniture a lungo termine, poiché queste cambiano quasi ogni settimana.
Renault: la crisi dei microchip sarà più lunga del previsto
La maggior parte delle società di auto riteneva che il punto più alto della crisi dei microchip si dovesse raggiungere nel secondo trimestre di quest’anno, dopodiché la situazione sarebbe andata gradualmente migliorandosi. In realtà, tenendo conto delle ultime dichiarazioni di De Meo, sembra proprio che questa sia destinata a durare molto di più.
Il CEO di Renault ha infatti sottolineato che, ad oggi, si stima che gli effetti di questa prolungata carenza possano arrivare almeno fino al 2022, dunque non escludendo a priori che si possa andare anche oltre. Le affermazioni del dirigente milanese sono sulla stessa lunghezza d’onda di quelle riportate in queste ultime settimane da Daimler e JLR, le quali hanno avvertito che il problema non si risolverà nell’arco dei prossimi mesi.
I microchip scarseggiano: industria dell’auto in affanno
De Meo, parlando delle difficoltà che sta attraversando Renault per la crisi dei microchip, ha rivelato che purtroppo si prevede un calo di produzione di circa 100mila vetture nel 2021, con un danno economico non indifferente. La speranza dell’amministratore delegato del Gruppo francese è quella che, nonostante le stime poco incoraggianti degli ultimi tempi, si possa trovare una soluzione per superare in anticipo questa complicata situazione per rilanciare l’intero settore dell’automotive.