sabato, Luglio 27, 2024

Colpa della BREXIT: il delirio per i viaggiatori UK

A partire da gennaio 2021 sarebbero due le ore di attesa che i cittadini e le cittadine britanniche sarebbero costretti ad aspettare per entrare in uno dei paesi dell’area Schengen. Tutta colpa della BREXIT. A riportalo in un articolo sul quotidiano Indipendent il giornalista Simon Calder.

Tutta colpa della BREXIT

La colpa per le lunghe attese sarebbe da attribuire totalmente alla BREXIT. A lanciare l’allarme Tom Jenkins, portavoce di ETOA (European Tourism Association), associazione europea del settore turistico che rappresenta più di 1200 tour operator in tutto il continente. La stima prevede che per ogni passaporto britannico in entrata in area Shengen sarebbero due i minuti necessari per i controlli formali. Minuti che sommati tra di loro formerebbero lunghissime code per entrare in un qualsiasi paese dell’Unione Europea. La stima si baserebbe sul completamento della procedura su aereo di dimensioni standard, con una capienza di 250 passeggeri. Attese che, secondo le previsioni, incideranno fortemente sul turismo europeo già fortemente compromesso dal COVID19.

Cosa cambia realmente?

La BREXIT è stata votata nel 2016 dagli elettori e dalle elettrici britanniche. Una decisione drastica che ha portato la Gran Bretagna fuori dall’Unione Europea e con sé una limitazione del valore del passaporto dei suoi cittadini. Un aspetto probabilmente sottovalutato da chi si è espresso a favore della riforma durante il referendum. Concetto non tenuto in conto ma che inciderà fortemente sulla libertà di movimento di chi possiede un passaporto inglese e sul futuro dell’economia del vecchio continente. I controlli, che presumibilmente allungheranno le procedure di verifica dei passaporti, cominceranno ufficialmente con l’inizio del 2021, al termine del periodo di transizione per permettere l’ufficiale completamento della BREXIT. Da gennaio non cambieranno invece le regole di entrata per i cittadini e le cittadine dell’area Shengen e desidera entrare in qualsiasi frontiera britannica. Il passaporto (e non più solo la carta d’identità) verrà ufficialmente richiesto a partire da ottobre 2021.

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