Chernobyl patrimonio mondiale dell’Unesco: la proposta dell’Ucraina

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Chernobyl
Chernobyl: la richiesta dell'Ucraina per l'inserimento nel patrimonio dell'Unesco

Ci sono catastrofi che segano il mondo e restano impresse nella mente di tutti gli uomini. Molti dei luoghi dove gli errori umani risultarono fatali, sono tutt’ora attrazioni famose. Chernobyl insieme a tanti altri luoghi così emblematici ne è un esempio. L’odore di morte e distruzione che avvolgono ancora tutt’oggi la ex centrale, tengono vivo il ricordo di uno dei più grandi disastri nella storia del nucleare. L’Ucraina ha così deciso di proporre l’entrata di Chernobyl nel patrimonio mondiale dell’Unesco.

Cos’è successo a Chernobyl?

Chernobyl è una città dell’Ucraina settentrionale a 130 km nord da Kiev. Il nome di questa città è ben noto a causa del grave incidente nucleare avvenuto nel 1986. La nota centrale che si trova nei pressi di “Pryp jat” esplose la mattina del 26 aprile 1986. Una nuvola di materiale radioattivo fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale, contaminandole pesantemente. In alcune zone, vista la propagazione delle radiazioni a macchia di leopardo, i valori stimati superavano di oltre 5 000 volte il valore riportato dagli strumenti meno efficienti. Sono sufficienti 500 röntgen in 5 ore per uccidere un essere umano. Oggi il livello di radiazioni è molto basso, e mentre Pryp jat è una città fantasma, Chernobyl conta poco più di 1000 abitanti

La proposta per il patrimonio dell’Unesco

L’ucraina sta preparando il dossier Chernobyl da presentare all’Unesco entro la fine di marzo. Dopo la visita al sito di alcuni esperti, la decisione finale è prevista per il 2023. “È uno dei territori più emblematici del Paese ed è necessario preservarlo per l’umanità“, spiega il ministro della Cultura dell’Ucraina, Oleksandre Tkachenko. Esso ha motivato la sua proposta per far si che le rovine di Chernobyl, testimoni della peggiore catastrofe nucleare della storia, entrino a far parte del patrimonio mondiale dell’Unesco. Maksym Polivko, una guida professionista ha dichiarato come la zona di Chernobyl sia già un’attrazione famosa in tutto il mondo. Aggiungendo: “Purtroppo questo luogo non ha uno status ufficiale, sarebbe necessario lo sviluppo di infrastrutture turistiche“.

L’aumento dei visitatori

Lo scorso anno, il successo mondiale della miniserie americana “Chernobyl” ha convogliato verso la zona nuovi turisti he nel 2019 hanno toccato la cifra record di 124mila, rispetto ai 72mila dell’anno precedente. Ma con l’adeguata promozione, il sito potrebbe avere fino a un milione di visitatori all’anno, ha assicurato Tkachenko.

Visitare Chernobyl è siuro?

Le autorità ucraine aprirono le visite turistiche a Chernobyl una decina di anni fa, dichiarandole sicure per la salute. Gli operatori turistici sostengono che una breve permanenza a Chernobyl esponga a meno radiazioni di un viaggio in aereo. L’unità di misura per calcolare la quantità di radiazioni sono i sievert. In media, una persona che non vive in zone contaminate viene esposta a 3 millisievert all’anno, molti meno di quelli considerati dannosi per la salute. Il tempo che è passato e le misure di sicurezza adottate, come la copertura di cemento del reattore dell’incidente, hanno ridotto molto le radiazioni. Oggi gli operatori turistici locali parlano di 0,003-0,004 millisievert per un’intera giornata passata sul sito.

Le precauzioni

Ci sono tuttavia zone più contaminate di altre in cui la quantità di radiazioni è un centinaio o anche un migliaio di volte superiore a quella normale. I tour turistici si fermano poco in queste zone, oppure le evitano del tutto. Ci sono comunque molte raccomandazioni e precauzioni, principalmente per evitare di assorbire e limitare i contatti con le particelle radioattive: non si può mangiare nella zona di alienazione, bisogna indossare vestiti coprenti e scarpe chiuse, non ci si può sedere per terra, bisogna evitare di toccare le cose e non portare a casa oggetti. 

Holiday in Chernobyl