Battaglia di Otranto – 1480: il successo dei Turchi

0
1268

Nel 1480, la Battaglia di Otranto tra l’Impero ottomano e la coalizione dei Regni di Napoli, Aragona, Sicilia ed Ungheria. Di fatto, nell’area del reame di Sicilia Citeriore, il conflitto bellico tra le parti avversarie di Ahmed Pascià e l’alleanza di Fregoso, Alfonso II di Napoli e Gaspare de Spes. Alla conclusione della guerra, la vittoria militare delle milizie ottomane.

Battaglia di Otranto: cosa succede nel 1480?

Il conflitto bellico, anche noto come Sacco d’Otranto rappresenta l’attacco della città salentina, del 1480. Tuttavia, la Battaglia di Otranto comporta oltre al predominio dei Turchi, anche la liberazione della medesima città, dopo l’occupazione aragonese. Con l’assalto dell’esercito ottomano sul territorio del Salento, il capo delle truppe turche sbarca sulle coste di Otranto.

Di fatto, per due settimane la morsa militare di Ahmet Pascià, ovvero condottiero ottomano contro il popolo salentino, senza tregua. A fronte di ciò, l’intervento dell’ambasciatore turco per ristabilire l’equilibrio nel Salento ed unica figura nel potere di risoluzione, della questione militare in atto. Durante la difesa militare delle truppe salentine, l’uccisione dell’inviato diplomatico turco e l’ulteriore ira del comandante ottomano, sugli avversari.

Nonostante la consistenza delle azioni belliche a ripetizione dei Turchi, le milizie otrantine tentano la difesa, ma senza adeguati strumenti di artiglieria. Di fatto, gli invasori vincono la Battaglia di Otranto e senza pietà infieriscono sul popolo sconfitto, anche dopo il conflitto, con razzie e distruzione.

Gedik Ahmet Pascià

Il condottiero ottomano guida le truppe turche, durante il potere dei Sultani Mehmet II il Conquistatore e Bayezid II. Nelle missioni belliche, la vittoria nella Battaglia di Otranto e la difesa del proprio Regno dai popoli karamanidi, ovvero sultani del Principato in Anatolia. Negli scontri del Mediterraneo, le guerre contro i Veneziani, poi la nomina di inviato bellico in Crimea, a difesa dalle milizie genovesi, nel 1475.

In seguito, l’ordine del Sultano Mehmet II, di dirigere la flotta turca nel ruolo di comandante, contro le forze di Napoli e Milano. In tale missione, il condottiero conquista le isole di Cefalonia e Zante. Dopo qualche anno, Mehmet II ottiene il predominio sovrano della città di Costantinopoli e diviene l’erede dell’Impero di Roma, con la mira di conquista dell’Italia.

Da qui, Pascià raggiunge la penisola italiana per unificare i territori dinastici, del capo ottomano. In seguito, la missione per il comandante turco nell’area del Salento e la vittoria di Otranto. Con la scomparsa di Mehmet II il Conquistatore, la successione al trono ottomano per Bayezid II, che imprigiona ed ordina l’uccisione del condottiero turco.