Almanacco Del 14 Gennaio 2022

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Oggi venerdì 14 gennaio 2022 (07:24)

E’ il 14° giorno dell’anno, 3ª settimana. Alla fine del 2022 mancano 351 giorni.

A Roma il sole sorge alle 07:36 e tramonta alle 17:03 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:00 e tramonta alle 17:04 (ora solare)
Luna: 4.48 (tram.) 14.01 (lev.)
Apogeo lunare alle ore 11 – distanza: km. 405.805

Santi del Giorno

San Felice da Nola (Confessore e Martire)
Sant’Eufrasio (Vescovo)
Santa Bianca (Vergine)
Beato Odorico da Pordenone (Sacerdote)

San Dazio (Vescovo di Milano)
San Fulgenzio di Astigi (Vescovo)
San Glicerio (Diacono e Martire)
San Potito (Adolescente Martire)
San Saba (Arcivescovo di Serbia – Chiese Orientali)
Sant’Engelmaro (Martire)
Santa Macrina l’Anziana
Santa Nino (Nouné, Nina, Cristiana – Apostola della Georgia)
Santi Monaci del Monte Sinai e d’Egitto (Martiri)
Beato Oddone (Oddo) di Novara (Monaco)

Etimologia

 Bianca, il nome deriva da un soprannome, bianco, usato in italiano medievale in riferimento al colore dei capelli o della pelle. Il nome è conosciuto all’estero grazie a Shakespeare che lo utilizzò per due suoi personaggi presenti nella commedia La bisbetica domata e nella tragedia Otello.
Attualmente è presente tra i primi 50 nomi per bambini più utilizzati in Romania e Portogallo.

Proverbio del giorno

Tentar non nuoce.

Aforisma del giorno

Chi è pienamente nella pace non sospetta di alcuno. Invece chi è inquieto e turbato sta sempre in agitazione per vari sospetti. Non è tranquillo lui, né permette agli altri di esserlo; dice sovente cose che non dovrebbe dire e tralascia cose che più gli converrebbe fare; sta attento a ciò che dovrebbero fare gli altri, e trascura ciò a cui sarebbe tenuto lui stesso. Sii dunque zelante, innanzi tutto , con te stesso; solo così potrai essere giustamente zelante con il tuo prossimo. (T. da Kempis)

Oroscopo quotidiano

Oroscopo di Venerdì 14 Gennaio 2022

Accadde Oggi

Il terremoto del Belice

14 Gennaio 1968

Nella notte si consuma la prima grande catastrofe nazionale del dopoguerra. Un violento terremoto devasta la regione del Belice nella Sicilia occidentale, un’area compresa tra le province di Palermo, Trapani e Agrigento. Il bilancio definitivo della tragedia conterà centinaia di morti, un migliaio di feriti, quasi centomila persone rimaste senza tetto. Il dramma della Sicilia commuove profondamente il paese. Aiuti e soccorritori arrivano da ogni parte d’Italia e d’Europa. 

Il governo Mussolini

14 Gennaio 1923

Il governo Mussolini, con un apposito decreto legge, delibera l’istituzione della MVSN, Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. Inizialmente il nuovo organo risponde solo al Presidente del Consiglio. Nel corso del ventennio fascista la Milizia volontaria parteciperà alla guerra d’Etiopia, alla guerra civile di Spagna e alla spedizione d’Albania. Durante il secondo conflitto mondiale sarà attiva sul fronte greco, africano e russo.

La Tosca di Giacomo Puccini

14 Gennaio 1900

Al teatro Costanzi di Roma viene rappresentata per la prima volta la Tosca di Giacomo Puccini. L’opera lirica, le cui vicende sono ambientate nella Capitale, riscuote subito un grande successo di pubblico. E verrà per questo replicata in quarantatré rappresentazioni tra teatri italiani ed esteri. L’opera, che concentra tutta la sua vicenda sul triangolo amoroso Scarpia-Tosca-Cavaradossi, è ambientata tra la chiesa di Sant’Andrea della Valle, palazzo Farnese e i bastioni di Castel Sant’Angelo.

Nasce il quotidiano “la Repubblica”

mercoledì 14 gennaio 1976 (46 anni fa)

Nasce il quotidiano “la Repubblica”: Nell’Italia degli anni di Piombo debutta in edicola il quotidiano la Repubblica, che fin dal primo numero si propone di far riflettere sui fatti, più che raccontarli. La sua portata innovatrice nel formato e nel linguaggio lo porta a scrivere una pagina importante del giornalismo italiano, di cui è ancora oggi tra le voci più autorevoli.

L’idea di dar vita a un quotidiano matura nel giornalista 52enne Eugenio Scalfari, dopo l’esperienza felice del settimanale L’Espresso (da lui diretto dal 1963 al ’68) e la parentesi politica come deputato del PSI. Lo spirito moderno nella forma e nei contenuti del primo, unito alla profonda conoscenza della sfera istituzionale, fanno da sostrato culturale al nuovo prodotto editoriale.

L’obiettivo è di dargli una marcata caratterizzazione politica, inquadrabile nella sinistra laica e progressista, che lo porti a prendere posizione su aspetti cruciali della società italiana, creando di fatto un’opinione pubblica che si rispecchia fedelmente nell’ideologia del giornale e del suo fondatore.

L’impostazione dev’essere quella di un giornale nazionale, che ambisce a contendere il primato al Corriere della Sera. Ciò giustifica la scelta del nome la Repubblica, richiamando il senso patriottico e istituzionale del termine.

Il progetto piace all’editore Carlo Caracciolo e alla Mondadori che finanziano per metà l’impresa. La sede viene fissata a Roma, in via dell’Indipendenza, dove iniziano a lavorare 60 redattori, di cui 50 sono giovani alle prime armi; i restanti sono grandi firme come Giorgio Bocca, Sandro Viola, Mario Pirani, Miriam Mafai, Barbara Spinelli, Natalia Aspesi e Giuseppe Turani.

Si arriva al giorno della prima uscita in edicola. La prima pagina si apre con un’intervista dello stesso Scalfari con il segretario del PSI, Francesco De Martino, sulla crisi di governo e sui rapporti con il PCI di Enrico Berlinguer. Al centro c’è la notizia dell’incarico di governo conferito ad Aldo Moro, sotto un articolo di Bocca sul rischio fallimento della fabbrica Innocenti. All’interno (la foliazione è di venti pagine) grande spazio alle notizie di politica internazionale, tra i tratti distintivi del giornale, di economia e cultura. Niente sport, che compare solo a partire dal 1979 a cura di Gianni Brera.

L’esordio è accompagnato da un boom di vendite: 300mila copie. I lettori si dimostrano felicemente sorpresi dall’aspetto innovativo più evidente: il formato tabloid che lo avvicina alla stampa anglosassone non solo nella maggiore maneggevolezza, bensì anche nel modo stesso di comunicare. Un ruolo centrale è assegnato ai titoli, costruiti per catturare l’attenzione di chi legge, sia attraverso un carattere tipografico originale (il Bodoni) che li rende più grandi, sia nelle scelte lessicali attraverso giochi di parole e termini d’impatto.

È così che espressioni come “il palazzo” (ad indicare il potere), accanto a slogan e neologismi legati al contesto politico, entrano per sempre nella memoria collettiva innovando il linguaggio della comunicazione politica e non solo.
Un altro versante che farà scuola è la vignetta, inizialmente impaginata nell’area dei commenti fino a guadagnarsi presto la prima. A curarla è Giorgio Forattini, specializzato nella satira politica, priva di scritte e tutta affidata alle immagini.

Dall’exploit del lancio via via le vendite scendono fino ad attestarsi su una media di 70mila copie, mantenuta per due anni. La svolta arriva per la concomitanza di diversi fattori: l’arrivo di Piero Ottone, che lascia la guida del giornale rivale di via Solferino; il successo crescente all’interno dei movimenti giovanili universitari; l’autorevolezza acquisita in occasione del sequestro Moro, che tra l’altro vede il presidente della Democrazia Cristiana immortalato, nel covo dei brigatisti, con una copia di Repubblica tra le mani.

Con gli anni ’80 parte la scalata al primato, che viene raggiunto verso la fine del decennio (sfiorando le 700mila copie di vendita media), grazie anche a iniziative felici, quali il lancio del primo supplemento Affari & Finanza nel 1986 e, un anno dopo, del settimanale Il Venerdì di Repubblica. In questo periodo la società passa a Carlo De Benedetti, che riunisce Repubblica ed Espresso in un unico gruppo editoriale.

Il giornale si caratterizza per un giornalismo sempre più investigativo, anticipando con il caso Enimont gli sviluppi di Tangentopoli. A partire dal 1994 e per tutto il primo decennio del secondo millennio, ingaggia una feroce contesa sul piano politico e giudiziario con Silvio Berlusconi, la cui candidatura viene contestata per via del conflitto d’interessi dell’imprenditore (proprietario di tre televisioni).

Il ruolo di Scalfari in questi anni cambia e da direttore responsabile (incarico assegnato dal 1996 a Ezio Mauro, quest’ultimo sostituito, dal 15 gennaio 2016, da Mario Calabresi e, dal 23 aprile 2020, da Maurizio Molinari) passa a quello di padre nobile e di principale editorialista. In vista delle elezioni politiche dell’aprile 2006 debutta la versione online del giornale.

Nati in questo giorno

Albert Schweitzer

data di nascita: giovedì 14 gennaio 1875 (147 anni fa)
data morte: sabato 4 settembre 1965 (56 anni fa)

Albert Schweitzer: Uomo di alto ingegno e di straordinaria generosità, mise la sua abilità di medico al servizio dell’umanità più debole.

Nato a Kaysersberg (nell’Alsazia, a quel tempo parte dell’impero tedesco, oggi in territorio francese) e morto a Lambaréné, nel settembre del 1965, Albert Schweitzer ebbe, da bambino, problemi nel leggere e nello scrivere e faceva fatica a imparare. Diversamente, nella musica dimostrava grande abilità: a sette anni compose un inno ed a otto suonava l’organo.

Dopo aver studiato teologia e filosofia (sposando il luteranesimo) in Francia, a 30 anni s’iscrisse a Medicina con l’intento di specializzarsi in malattie tropicali e partire come missionario per l’Africa. Iniziò a raccogliere fondi per costruire un ospedale a Lambaréné, una città del Gabon occidentale (Africa centrale), dove realizzò il suo ambulatorio in un vecchio pollaio, insieme a Hélène Bresslau, infermiera e sua futura moglie.

In poco tempo si guadagnò la fiducia delle popolazioni locali, le cui usanze e credenze religiose venivano rispettate all’interno del villaggio-ospedale. L’attività missionaria in Africa, unitamente alla lotta in prima persona contro i rischi degli esperimenti atomici e delle radiazioni nucleari, gli valsero il Nobel per la Pace nel 1952, con i proventi del quale fece costruire il “Village de la lumière” (villaggio della luce) per i lebbrosi.

Raccolse, inoltre, numerosi titoli accademici e riconoscimenti, meritandosi la fama di «più grande uomo del mondo» da parte della rivista Time. Il suo pensiero filosofico, imperniato su un profondo rispetto verso ogni forma vivente, e l’opera umanitaria furono da esempio per centinaia di professionisti che, dopo di lui, scelsero di prestare la propria attività nelle aree più disagiate del “continente nero”.

Nati… sportivi

Giancarlo Fisichella

data di nascita: domenica 14 gennaio 1973 (49 anni fa)

Giancarlo Fisichella: Nato a Roma, è un pilota automobilistico che corre con la Ferrari nelle gare endurance. Dal 1996 al 2009 ha gareggiato in Formula Uno, vincendo 3 gare, con le scuderie Minardi, Jordan, Benetton, Sauber, Renault, Force India e dal 2009, come terzo pilota e test driver, Ferrari. Ha disputato 231 Gran Premi, conquistando 275 punti.

Víctor Valdés

data di nascita: giovedì 14 gennaio 1982 (40 anni fa)

Víctor Valdés: Nella rosa della Spagna campione mondiale (2010) ed europeo (2012) di calcio ma non lascia mai la panchina. Nato nel comune catalano di L’Hospitalet de Llobregat, è anche il portiere del Barcellona dal 2002 al 2014.

Víctor Valdés Arribas con i blaugrana vince la Coppa del mondo per club, nel 2009 e nel 2011, e soprattutto tre Champions League. A livello nazionale è sei volte campione di Spagna.

Dall’8 gennaio 2015 con un contratto di 18 mesi è al Manchester United, ma dopo un breve prestito allo Standard Liegi (con la conquista della Coppa del Belgio), nel luglio 2016 è un portiere del Middlesbrough, in Premier League. Nell’agosto 2017 si ritira dall’attività agonistica.

I Doodle di Google

Festival degli Aquiloni

14 gennaio

Festival degli Aquiloni: Fatti volare per la prima volta in Cina (circa 2.800 anni fa), gli aquiloni sono gli assoluti protagonisti del festival che si tiene ogni anno a Ahmedabad (India), dal 14 al 25 gennaio. La manifestazione, che segna l’inizio della stagione del raccolto, coinvolge persone d’ogni età unite dalla passione per quella che in India è considerata a tutti gli effetti una forma d’arte. Per loro è anche un simbolo ricco di spiritualità, ricorrente negli appuntamenti religiosi dove assume la funzione di tramite tra la terra e il cielo.
Google ha dedicato al festival due doodle locali (visibili in India) nel 2010 e nel 2011, richiamando l’aspetto creativo e religioso dell’evento.

Il Mondo degli Animali

Formichiere spinoso

mercoledì 14 gennaio 2015 (7 anni fa)

Formichiere spinoso: Il formichiere spinoso o “echidna”, nome scientifico tachiglosside, è un mammifero appartenente alla famiglia dei Tachyglossidae.

E’ un animale con un muso stretto ed appuntito privo di denti, le zampe sono corte e provviste di artigli, il corpo è coperto di peli, marrone-neri, e il dorso è ricoperto da robusti aculei. Gli aculei sono solitamente giallognoli con punta nera, internamente sono cavi e possono raggiungere i sei centimetri di lunghezza.

Questi mammiferi vivono in zone cespugliose e nei boschi dell’Australia, della Tasmania e della Nuova Guinea. Si nutrono di insetti soprattutto di formiche, termiti, piccole lumache e vermi. E’ un animale notturno ed in inverno va in letargo.

Le echidne sono dei mammiferi ovipari, la femmina depone un uovo che viene adagiato nel marsupio della madre. Dopo circa dieci giorni nasce il piccolo, che rimane per altri cinquanta giorni nel marsupio dove viene allattato (la femmina non ha né capezzoli né mammelle ma delle aree in cui sfociano le ghiandole mammarie). Dopo questo periodo il piccolo si ricopre di spine e, a questo punto, la madre scava una tana dove depone il cucciolo. Ogni cinque giorni, fino allo svezzamento che avviene attorno ai sette mesi di età, la madre torna a nutrire il piccolo.

Una curiosità è che il nome Echidna deriva dalla mitologia greca ed è il nome di un mostro, Echidna appunto, rappresentato come metà donna e metà serpente.