martedì, Aprile 30, 2024

Le relazioni non-monogame. Intervista alla dottoressa Marta Giuliani in occasione del 12 marzo 2023 Giornata Mondiale della Non-Monogamia

Le relazioni non-monogame sono relazioni consensuali, dove uno dei due partner della coppia, o entrambi, ricercano questa modalità di relazione, con il consenso dell’altra persona. Dunque, non è una relazione nascosta, bensì aperta per scelta di entrambi. Lo sostiene Ashley Madison, piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di relazioni extraconiugali. E lo descrive la psicologa e sessuologa Marta Giuliani, riprendendo i dati emersi dai sondaggi effettuati nel 2022 sugli iscritti alla piattaforma.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Giuliani, in occasione del 12 marzo 2023 Giornata Mondiale della Non-Monogamia.

Ashley Madison ha istituito la Giornata Mondiale della Non-Monogamia, dedicata a tutti coloro che non credono nel ‘solo ed unico amore’.

Le relazioni non-monogame

La non-monogamia fa riferimento a varie tipologie di relazioni che possono instaurarsi al di fuori del matrimonio, o di una convivenza. Si includono quelle in cui le persone hanno più partner romantici o emotivi. Ma l’aspetto del sesso sembra essere il principale elemento che influenza il desiderio della relazione non-monogama.

Questa scelta è qualcosa di condiviso tra i due partner. Essi si concordano sui confini. Quindi, sembra non compromettere il legame di coppia. Anzi, può aggiungere valore. Infatti, spesso è proprio nella condivisione dell’esperienza sessuale con gli altri che il matrimonio può rafforzarsi.

Origine e natura delle relazioni non-monogame

L’etologo Desmond Morris riconduce la monogamia allanecessità di creare una società più tranquilla e sicura” per la propria famiglia. Infatti, paragona il comportamento dell’uomo a quello dei lupi. Questi ultimi formano “coppia fissa” per il bene dei cuccioli. Dunque, la monogamia, anche fino a qualche tempo fa, in parte poteva essere spiegata dalla sopravvivenza della specie umana.

Tuttavia, nella società moderna, la monogamia è una scelta che non è più influenzata dalla natura. Bensì, ha come fine il raggiungimento dell’equilibrio, della serenità e del benessere psicofisico che consente di vivere sereni e felici.

Tipologie di relazioni non-monogame

Esistono diverse tipologie di relazioni non-monogame, nelle quali non esiste più l’esclusività di coppia, ad esempio:

  • poligamia, che consiste nell’essere sposato con più persone dell’altro sesso;
  • relazione aperta, quando una o entrambe le persone coinvolte nella relazione sono aperte a fare sesso con altri partner, senza instaurare legami sentimentali;
  • poliamore, consiste nell’avere più partner sessuali o sentimentali nello stesso periodo di tempo. Tutti i componenti sono informati e consenzienti. Non sono sposati;
  • scambismo, che si ha quando tra due coppie, ci si scambia il partner;
  • monogamish o semi monogamia, cioè una coppia solitamente monogama permette la relazione sessuale occasionale con gli altri partner, seguendo regole molto strette nell’incontro con altri;
  • anarchia relazionale, che è la tipologia che non distingue le relazioni sessuali da quelle romantiche, considerandole allo stesso modo. Cioè, ogni relazione è unica e inimitabile. Così, ogni rapporto è unico e va vissuto;
  • ‘don’t ask, don’t tell’, in cui la coppia accetta che i partner possano avere relazioni con altri, ma preferisce non parlare dell’argomento o degli incontri stessi.

Ashley Madison

Ashley Madison è il primo sito di incontri per persone sposate, impegnate o alla ricerca di avventure, creato nel 2001. E’ la piattaforma leader internazionale per chi è alla ricerca di incontri extraconiugali. Annovera oltre 80 milioni di iscritti in tutto il mondo dal 2002. Ha lo scopo di offrire agli adulti opportunità di ‘love affaire’ segreti, per sposati, impegnati, per chi ricerca l’avventura e curiosi verso altre tipologie di relazioni. In Italia è presente dal 2011, con 780.000 iscritti, ad oggi.

Questa piattaforma permette di incontrare persone sposate che la pensano allo stesso modo, e tra le quali si crea un legame istantaneo.

Il report “La nuova generazione e la non-monogamia”

Attraverso i sondaggi, Ashley Madison ha voluto trovare delle risposte sulle relazioni non-monogame come nuova tendenza rispetto a quelle tradizionali. Come pure il significato che viene ad esse attribuito. Il punto di partenza è la situazione postpandemica, ovvero di come la reclusione forzata ha consentito di constatare che l’altra persona della coppia su cui si faceva affidamento, non soddisfa più completamente. D’impatto, si può tendere a chiudere la relazione. Ma è l’unica opzione? Ashley Madison risponde negativamente e coinvolge gli iscritti alla piattaforma in tutto il mondo e anche in Italia, sugli atteggiamenti verso le relazioni non-monogame. Le aree interessate sono state la salute mentale, la pianificazione familiare, la gestione finanziaria personale e l’espressione sessuale. L’obiettivo è comprendere se le forme relazionali di monogamia aperta possono avere effetti positivi sulle relazioni e sulla società stessa.

L’analisi dei dati e i risultati sono stati inseriti nel report “La nuova generazione e la non-monogamia”. Consente di avere una visione assolutamente interessante sul futuro delle relazioni. Appaiono “tre risultati chiave sulla sostenibilità o meno della monogamia e sui vantaggi di stili di relazione più aperti e fluidi”. Essi sono:

  • la società trarrebbe beneficio dalla non-monogamia o da una monogamia più aperta. Ad affermarlo è il 52% degli iscritti di Ashley Madison. Opinione condivisa anche dal campione italiano, con il 22%. I benefici della non-monogamia includono la vita familiare e l’educazione dei figli, la gestione delle finanze personali e quella economica generale, la salute mentale e, principalmente, la sessualità e l’espressione sessuale;
  • le persone apprezzano la libertà sessuale che deriva da una relazione non-monogama. Quindi, la relazione non-monogama può diventare una modalità per aumentare il grado di erotismo nella coppia emotivamente monogama. Infatti, una maggior libertà sessuale renderebbe la relazione più eccitante;
  • le donne sono le pioniere della non-monogamia, nel senso che se nella coppia la performance non è soddisfacente e non si riscontra alcuna inclinazione al miglioramento, può verificarsi che la donna ricerchi questo appagamento altrove.

Intervista alla dott.ssa Marta Giuliani

Parliamo di questo studio e delle relazioni non-monogame con la dottoressa Marta Giuliani, Psicologa, Psicoterapeuta, Sessuologa Clinica e Socia Fondatrice della Società Italiana di Sessuologia e Psicologia.

1. Quali possono essere gli effetti della non-monogamia sulla coppia?

L’indagine di Ashley Madison riporta che oltre la metà dei soggetti intervistati individua diversi benefici nella non-monogamia tra cui una più intensa soddisfazione all’interno della propria relazione principale, un generale aumento del benessere psicologico, una maggiore accettazione ed espressione della propria e altrui sessualità, una percezione più forte di sicurezza e stima di sé. Questi risultati sono in linea anche con la letteratura scientifica e l’esperienza clinica, che a loro volta evidenziano quanto in queste coppie i partner riportino molto spesso elevati livelli di felicità, vicinanza emotiva e ottima comunicazione.

2.La non-monogamia, insieme ai suoi stereotipi, può avere dei limiti?

Lo stigma sociale certamente rappresenta un forte elemento di disagio e stress per i due partner, che spesso si trovano a dover vivere la loro scelta nascondendosi da amici e parenti per paura del giudizio e dei preconcetti. Un altro possibile fattore di rischio per il benessere individuale e relazionale è una non condivisione chiara tra i membri della coppia delle regole interne della non-monogamia, aspetto che può portare ad aderire al desiderio dell’altro non per credenza personale ma per paura di perderlo, con conseguente aumento della conflittualità interna.

3.La non-monogamia è influenzata dalla necessità di sentirsi desiderabili? Se sì, come si relaziona la non-monogamia col desiderio?

Nella scelta di aderire ad una coppia non-monogama entrano in gioco diversi aspetti sia individuali che relazionali. Certamente il bisogno di sentirsi desiderabili è importante, ma rimane centrale la ricerca di una maggiore soddisfazione emotiva e sessuale, soprattutto per coloro che riconoscono nelle relazioni multi-partner una possibile formula per esplorare con più serenità e consapevolezza la propria identità sessuale, i propri desideri e interessi.

4.Inoltre, è riduttivo motivare la non-monogamia alla mancanza di soddisfazione nella coppia?

Assolutamente. Le motivazioni della non-monogamia sono molteplici: la ricerca di un’autonomia sessuale e relazionale, ovvero la possibilità di dare espressione ad un sé autentico; una maggiore soddisfazione dei propri bisogni; una sessualità più soddisfacente e variegata; un miglioramento dell’autostima e della qualità di vita familiare, per un abbassamento dello stress e delle pressioni della quotidianità; un aumento del benessere emotivo, inteso come equilibrio psico-fisico.

5. Desideri, ansie e conflitti sessuali, anche inconsci, come intervengono nella scelta di iscriversi a una piattaforma come Ashley Madison?

La scelta di iscriversi ad una piattaforma dedicata a chi è alla ricerca di love affaire extraconiugali come Ashley Madison può rispondere a diverse esigenze della persona. Può nascere da un’insoddisfazione o una conflittualità di coppia – e quindi avere origine in una problematica relazionale – oppure può rispondere a bisogni più individuali e profondi, come la ricerca di affermazione, la sperimentazione di emozioni nuove e il superamento della noia della vita quotidiana, il rafforzamento dell’autostima, il bisogno di sentirsi amati e accuditi, la conferma della propria femminilità/virilità, il bisogno di evasione dallo stress delle incombenze giornaliere. In questi casi la sperimentazione di una relazione extraconiugale diventa più un modo per palesare o ri-scoprire le proprie esigenze emotive.

6.  Se la monogamia sembra essere la risultante della sopravvivenza/adattamento dell’individuo per creare una società più tranquilla, quali vantaggi essa annovera, alla luce di una società con assetti e organizzazioni nuove e in virtù dell’instaurarsi anche di relazioni non-monogame?

Quello a cui stiamo assistendo è un graduale abbattimento dei modelli come li abbiamo conosciuti a favore dell’espressione di una sessualità e un’affettività più fluida e consapevole. Questo permetterà un futuro sempre più libero da costruzioni sociali, pregiudizi, stigmi e modelli preconfezionati sulla sessualità, in cui il consenso, l’equità di genere e la soddisfazione individuale e di coppia diventano centrali a prescindere da come i partner decidano di definire al loro interno la relazione. 

7.  Come si combatte lo stigma verso la non-monogamia?

Le relazioni non-monogame vengono criticate perché considerate espressione di un opportunismo individuale e di un’incapacità di rispetto relazionale. E’ bene ricordare che le nuove forme di relazione non sono affatto disimpegnate (come alcuni falsi miti vogliono far credere): l’impegno reciproco è tale e quale alle relazioni monogame tradizionali, semplicemente i partner – in un clima di condivisione e intima comunicazione – esprimono un bisogno e trovano una modalità perché questo possa essere soddisfatto nel rispetto di entrambi.

8.In cosa differiscono, a livello emotivo, le relazioni monogamiche da quelle consensualmente non-monogamiche?

In realtà in nulla. Le emozioni che si mettono in gioco in una dinamica di coppia non differiscono sulla base della forma di relazione che si instaura ma sul livello di intimità, complicità, aspettative, bisogni e desideri messi in campo. Se una persona è consapevole e serena nella sua scelta – qualunque essa sia – si ritroverà a viverla con le stesse difficoltà o punti di forza di chiunque altro.

9. Il Report sulle statistiche 2022 di Ashley Madison sfata il mito delle donne come più portate alla monogamia. Quindi, in che modo la donna ha un nuovo ruolo come protagonista dei propri bisogni sessuali?

Dalla ricerca di Ashley Madison è interessante notare come le donne riportino una percentuale sempre maggiore rispetto agli uomini sui benefici di relazioni non-monogame in ambito familiare, finanziario, di salute mentale e di espressione individuale del sé. Questo interesse ad aprirsi a più persone non solo contribuisce a smontare vecchi retaggi culturali che vedono l’autonomia e la creatività sessuale come appannaggio unicamente maschile, ma sottolinea anche un desiderio e una necessità nuova della donna di arricchirsi a livello mentale, relazionale ed intimo, di soddisfare i propri bisogni ma anche di poter sperimentare – con curiosità – nuovi lati di sé. Molte di loro riportano che la non-monogamia diminuisce fortemente quel senso di pressione familiare tipico ancora della nostra società, aumentando di conseguenza anche il livello di serenità, coinvolgimento e interesse sessuale nei confronti del proprio partner stabile.

10. Ancora dal Report, emerge che “l’Italia è il primo Paese in Europa e il terzo al mondo per crescita percentuale di utenti attivi sulla piattaforma”: si fa riferimento agli effetti della pandemia. I matrimoni sono diminuiti e i divorzi aumentati. Allora, in che modo praticare la non-monogamia potrebbe essere una “modalità” per non arrivare al divorzio?

Molto spesso il divorzio rappresenta il punto finale di una conflittualità di coppia dovuta ad una generale insoddisfazione nella relazione. Ovviamente le motivazioni possono essere molteplici, ma tra queste si annovera anche il sentire l’altro non sufficiente a rispondere a tutti i propri bisogni individuali. In tal caso la scelta di “aprire” la coppia e di sperimentare nuove esperienze, può rappresentare la possibilità di scoprire e ri-scoprirsi, di comprendere che siamo soggetti in continua evoluzione e mutamento e di conseguenza anche i nostri bisogni. 

11. Secondo una survey di Ashley Madison l’82% degli intervistati riferisce che la relazione ideale è la non-monogamia. Questa costituisce una minaccia alla propria vita privata monogama?

Non direi che ne costituisca una minaccia, quanto piuttosto che se si prende consapevolezza di una predisposizione ad una nuova forma di relazionalità è innegabile che quella da cui si proviene venga in qualche modo messa in discussione. Ma non sarà per tutti così. Non esiste un’unica forma che vada bene per tutti. La vera novità è che oggi ci si sta gradualmente permettendo di esplorare varie tipologie di approcci alla sessualità e all’amore, liberi da pregiudizi e stereotipi più dettati dalla cultura di appartenenza che da un reale desiderio dell’individuo.

12. E’ possibile un accordo tra i partner a favore della ‘monogamia aperta’? Come?

Certamente, ma non bisogna avere fretta ed è necessario prendersi del tempo in coppia per comunicare e condividere in modo efficace la scelta. Prima di tutto è bene esplicitare le motivazioni e i bisogni/desideri di entrambi i partner, aspetto che permetterà di svelare eventuali ricorsi a questa formula solo per timore di perdere l’altro piuttosto che per un reale interesse di sperimentazione. Solo in un secondo momento, chiarita la genuinità della scelta, è importante iniziare a contrattare insieme delle regole interne all’apertura della coppia (cosa è concesso? Cosa no? Con chi?). E’ fondamentale che entrambi i partner si sentano comodi nei confini che decidono insieme di delimitare, premettendo che possano essere comunque riformulati in qualsiasi momento, laddove si inizino a generare difficoltà emotive.

13. Secondo i dati riportati da Ashley Madison si potrebbe affermare che un mondo non-monogamo non è poi così male. Quindi, possiamo azzardare ad affermare che non si parla più esclusivamente di amore romantico, ma si pone maggiore attenzione agli aspetti della sessualità?

Certamente nel corso degli anni si è data sempre maggiore attenzione alla centralità della sessualità nel benessere individuale e di coppia. Diverse indagini di Ashley Madison ci confermano inoltre quanto gli iscritti alla piattaforma non percepiscano solo un vantaggio legato alla loro sfera erotica ma che un appagamento di questa area ha una ricaduta importante anche su altri aspetti: la serenità di coppia, il benessere emotivo individuale, la diminuzione dello stress, l’aumento dell’autostima.

14. Secondo Lei, dottoressa Giuliani, è davvero possibile ciò che emerge dai dati proposti da Ashley Madison rispetto al matrimonio, cioè che si rafforza in seguito all’esperienza sessuale dei membri della coppia con altri partner?

E’ assolutamente possibile ma attenzione alle motivazioni che spingono entrambi i partner a questa scelta. Perché si possa registrare davvero un rafforzamento del benessere di coppia la non-monogamia deve essere una scelta consapevole e condivisa da entrambi e non bisogna farlo solo per compiacere l’altro. È fondamentale ascoltarsi e cercare di capire bene quali sono le motivazioni che spingono ad accettare una relazione eticamente non monogama, comunicando e trovando una mediazione tra i bisogni e i desideri propri e altrui.

Conclusioni

Cosa emerge dallo studio delle risposte delle persone iscritte alla piattaforma e dalla valutazione della dott.ssa Giuliani?

La non-monogamia consente di sviluppare un benessere psicofisico nei diversi aspetti della vita dell’individuo. Le persone non-monogame percepiscono un maggiore appagamento delle loro vite sessuali, e questo consente un livello superiore di soddisfazione generale.

Si evidenzia un aumento della non-monogamia tra le donne: esse hanno maggiore fiducia in sé e sono portate a vivere intensamente le proprie vite.

E’ una società che sta cambiando. Sta evolvendo di pari passo alla continua ricerca di stabilità ed equilibrio degli individui. La soddisfazione e la ri-scoperta di sé sono fattori considerati fondamentali in vista della costruzione del proprio benessere psicofisico. Come pure l’equilibrio, la sicurezza, l’apertura mentale e l’intimità della coppia. E questi possono essere raggiunti anche attraverso le diverse tipologie di relazioni non-monogame, nelle quali non esiste più l’esclusività di coppia. Ma dove è possibile rintracciare la soddisfazione dei propri bisogni e delle esigenze individuali e relazionali.

https://www.periodicodaily.com/relazioni-romantiche-cosa-dice-la-psicologia/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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