Poeta dell’amore, dell’amicizia, dei valori e dei buoni sentimenti, Mario Festa per l’8 marzo 2023 vuole omaggiare le donne. Infatti, dedica a tutte i suoi versi intensi.
La donna per Mario Festa
In occasione dell’8 marzo 2023 Mario Festa Egli parla, così, della donna: “Donna, donna… carezza di cielo, poesia dell’immenso… Le donne sono delicati stupendi fiori, preziosi tesori, che profumano e arricchiscono il mondo. Sono i pilastri fondamentali della famiglia e della società. Le donne lavorano intensamente in casa e fuori casa, si sacrificano tanto, ma non sempre vengono giustamente valutate, considerate. Quando l’uomo imparerà a rispettare e ad amare veramente le donne, nascerà un mondo più bello, migliore, a misura d’uomo”.
Ecco, di seguito, quattro poesie di Mario Festa.
Le donne sognano
Sono grandi, belle le donne,
splendenti stelle,
che illuminano l’immenso.
Le donne scrivono nel libro del tempo
la poesia della vita,
pagine di lavoro, di sacrifici
e di sudore,
pagine di forza, di coraggio
e di sorrisi,
pagine di affetto,
d’impegno per la famiglia
e per la società.
Le donne spesso si stancano,
ma non si lamentano.
Ci sono donne che piangono,
nel silenzio di una stanza,
muoiono per colpa di uomini
violenti, stupidi, senza cuore.
Le donne sognano…
Sono delicati fiori,
che nessuno può sciupare,
preziosi tesori d’inestimabile valore.
Nascerà un mondo migliore,
se ogni uomo imparerà
a rispettare le donne.
Non sono oggetti da possedere,
strumenti di piacere,
sono “persone” “libere”,
le donne.
In questi versi, le donne sono paragonate a stelle che brillano. Si sacrificano e fanno rinunce. Sono piene di coraggio e sempre sorridenti. Attraverso la sua sensibilità, il poeta si riferisce a quelle donne che subiscono violenze e abusi dagli uomini. Quindi, tratta il tema della violenza di genere. Definisce le donne ‘preziosi tesori d’inestimabile valore”. Ritiene debbano essere libere, e non oggetti da possedere. Quindi, si riferisce alla dignità e alla parità di genere tra donna e uomo.
Elogio ad una donna
Tu, soave carezza di cielo.
tu illumini l’immenso
con il tuo sorriso,
tu sei poesia,
armonia,
tu, con i colori
della tua femminilità,
dipingi il bello
negli occhi che ti guardano.
Tu sei virtuosa,
gioiosa,
tu cammini
nella luce del Signore,
semini il bene
sui sentieri del tempo.
Tu non fai mai mancare
il tuo umano calore
a chi è nel dolore.
Tu sei bella,
lucente stella.
Donna,
sei grande nell’amore,
non si può misurare
il tuo valore.
Tutti ti ammirano,
ti elogiano.
Non cambiare…
Qui, il poeta paragona la donna alla poesia ed è creatrice di armonia. E’ consolatrice nella sofferenza. La donna è ammirata da tutti. Non deve cambiare il suo modo di essere.
Due occhi
Due occhi,
due gocce di sole,
due occhi espressivi,
sognanti,
penetranti,
due occhi,
che parlano
con la voce del silenzio,
raccontano la storia
di un’anima,
due occhi,
soave poesia di un viso,
che splendono
di luce di Paradiso.
Due occhi…
Sono i tuoi occhi,
dolcissimi,
bellissimi,
che mi guardano,
mi affascinano.
I tuoi occhi…
Mai, mai dimenticherò
i tuoi occhi,
capolavoro
del Nostro Creatore.
In questi versi, Mario Festa descrive gli occhi della donna, pieni di sentimento, che parlano in silenzio e sono poesia. Gli occhi della donna affascinano e colpiscono l’uomo. Egli non potrà dimenticare gli occhi della donna. Questi occhi sono il capolavoro di Dio.
Esisti
Esisti, sei nell’aria.
Ti respiro e vivo.
Sei luce,
che allontana le tenebre.
Esisti, la tua immensità riempie
il vuoto della mia solitudine.
Esisti, la tua calda voce
giunge gradita
nei silenzi,
che mi opprimono.
Esisti, nell’incanto del mattino,
nei profumi e nei colori
della primavera.
nella quiete della sera.
Esisti, gusto la tua dolcezza,
sento il fascino
della tua bellezza.
Sei gioia per gli occhi,
carezza per l’anima.
Esisti, sei prezioso dono
del Nostro Creatore.
Esisti, sereno mi sento,
sono contento,
perché esisti per me.
Grazie di esistere.
Qui, il poeta la donna è luce che allontana le tenebre e riempie la solitudine degli uomini. Esalta la donna. La considera affascinante e bella. E’ un dono di Dio. Ed è grato dell’esistenza delle donne.
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