In questo periodo così strano e confuso, vediamo la Russia isolata su tutti i fronti. Il settore auto non fa eccezione: vediamo in che modo.
La Russia isolata anche nel settore auto?
Diversi sono i marchi automobilistici che si sono schierati a favore dell’Ucraina e quindi contro la Russia. La prima è stata Volvo: potrà sembrare strano, poiché la Svezia è stata minacciata dal Paese, ma il proprietario della Casa è cinese. L’hanno seguita, nell’ordine, Daimler Truck, il Gruppo Volkswagen, Jaguar Land Rover, General Motors, BMW, Ford, Nissan, Toyota e Aston Martin. Ma non solo la Russia è isolata.
Crisi Ucraina società statunitensi chiedono cautela sulle sanzioni russe
Produzione ferma
Le conseguenze avranno ripercussioni anche su altri Paesi. La Russia e l’Ucraina infatti avevano in funzione impianti dedicati alla componentistica, e ciò ha portato marchi come Audi, Porsche, Volkswagen e Stellantis a interrompere o rallentare la produzione. Mercedes e BMW hanno pure riscontrato problemi alla catena di approvvigionamento. Renault, Stellantis, Volkswagen, Mercedes, Toyota e Hyundai producono in Russia: la maggior parte dei loro stabilimenti ha fermato la produzione fino a nuovo ordine.
Stop agli investimenti in Russia
Oltre a questo, l’azienda tedesca Leoni AG produce cavi elettrici in Ucraina, che servono poi diverse case automobilistiche europee. Chiudere due dei suoi stabilimenti in loco potrebbe rallentare ancora la produzione: naturalmente, poi, al momento non c’è certezza della lunghezza della guerra e delle conseguenze che porterà . “Per diverso tempo, almeno per tutta la durata del conflitto, la Russia non sarà un importante mercato di vendita e luogo di produzione per l’industria automobilistica” afferma l’Istituto Tedesco di Studi Center of Automotive Management (CAM). “I beni delle Case Automobilistiche e dei fornitori in Russia potrebbero perdere considerevolmente valore. L’industria automobilistica non farà investimenti rilevanti in Russia per molti anni a venire”.
