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30 agosto 1797, nascita di Mary Shelley

Oggi si celebra il 226° anniversario della nascita di Mary Shelley, nata il 30 agosto 1797 a Londra. Muore, a Londra, l’1 febbraio 1851. Tracciamo elementi della sua vita, delle opere e del suo pensiero.

Biografia

Il 30 agosto ricorre l’anniversario della nascita di Mary Shelley, nata a Londra nel 1797.

Mary Wollstonecraft Godwin era l’unica figlia dei più famosi intellettuali del tempo.

Sua madre è la scrittrice pioniera del femminismo, Mary Wollstonecraft. Suo padre è il filosofo e saggista politico, anarchico e ateo, William Godwin.

E’ considerata una delle più grandi scrittrici del Romanticismo inglese.

La madre muore quando ha meno di un mese. Viene cresciuta dal padre in un ambiente intellettualmente molto stimolante. Infatti, nella casa paterna ha modo di trovarsi in compagnia dei primi pensatori della letteratura del tempo. Tra essi William Blake, Samuel Coleridge e Percy Shelley, di cui Mary si innamora. Fuggono in Europa, nel 1814. La loro relazione causa agitazione perché egli è già sposato a quel tempo. Così vivevo un’esistenza senza fissa dimora, affrontando una sorta di isolamento sociale. E nel 1816 possono sposarsi, poco dopo che la prima moglie di Shelley si toglie la vita.

E’ lo stesso anno quando si trovano in Svizzera con l’amico Lord Byron, e Mary inizia a lavorare al suo primo romanzo Frankenstein, or The Modern Prometheus. Lo termina l’anno dopo e la pubblica in maniera anonima un anno più tardi. Successivamente, nel 1818, arriva in Italia. E’ prima a Como, poi a Lucca, Roma, Napoli e Firenze. Qui nel 1819, Mary partorisce il loro quarto figlio Percy Florence, che fu l’unico a sopravvivere.

Nel 1822, a venticinque anni, perde il marito in un incidente nautico, sulle coste di La Spezia. Costretta dalla necessità economica, parte per rientrare in Inghilterra un anno più tardi.

Opere di Mary Shelley

Si dedica alla scrittura e pubblicazione di un’opera di suo marito e inizia a lavorare come scrittrice professionale, per sostenere la famiglia. Scrive due romanzi storici, Valperga, ambientato nel XIV secolo in Italia, e The Fortunes of Perkin Warbeck, ambientato nel XV secolo in Inghilterra. Ambientato nel 2100 è il suo The Last Man, che racconta il mistero della fine dell’umanità. Poi gli ultimi suoi romanzi, Lodore e Falkner, dove pone attenzione al problema della dipendenza della donna.

Trascorre gli ultimi anni in compagnia di suo figlio e della moglie che le è molto affezionata.

Sofferente di varie malattie, muore nel 1851, probabilmente a causa di un tumore al cervello.

Il pensiero Mary Shelley attraverso le opere

Nell’anniversario della nascita della celebre scrittrice, possiamo affermare che i suoi ultimi lavori sono largamente conosciuti. Inoltre, la maggior parte della sua produzione si presenta ricco e vario. Incarna in pieno lo spirito della prima metà del XIX secolo.

Come mostra chiaramente il suo capolavoro del 1818, la Shelley condivide il suo interesse per la scienza e la chimica. Come pure per la medicina e le teorie evoluzionistiche.

Essendo figlia dei Goodwin e dei Wollstonecraft, nei suoi lavori non possono mancare anche i temi del buon modo di governare e della giustizia sociale. E ancora dell’educazione e del ruolo delle donne nella società.

Seguendo l’esempio dei suoi familiari, esplora la relazione tra l’uomo e la natura. Come pure tra la storia e gli individui.

Nei suoi romanzi, non perde occasione per commentare e mettere in discussione le idee ricevute.

Ciò la porta a sostenere che un’etica di cooperazione, comprensione, compassione e sacrificio sono necessari per riformare la società. Nell’età post-napoleonica, i suoi romanzi si rivolgono ai temi della libertà individuale contro la tirannia. E dimostrano, allo stesso tempo, che nessun sistema politico o sociale potrà mai funzionare senza che vi sia un miglioramento nella natura umana.

Queste sue preoccupazioni culminano con The Last Man, dove si interroga sulla posizione privilegiata dell’uomo moderno, sfruttando la recente nascita della fantascienza. Molti dei suoi romanzi comprendono note autobiografiche. Ad esempio Mathilda, dove sia Mary che Matilda idealizzano le loro madri scomparse. La relazione tra la protagonista, un padre senza nome e il suo amico Woodville, a volte, rispecchia quello tra l’autrice, William Godwin e il marito.

Lo stile

Come la sua produzione letteraria dimostra, Mary Shelley trova diversi generi e forme. Dai romanzi gotici e storici, alle cosiddette ‘godwinian novels, che prendono il nome da suo padre. Questi romanzi esplorano la relazione tra sé e la società attraverso una narrazione confessionale in prima persona. Qui, la protagonista rivela dettagli intimi e personali.

In accordo con la poetica romantica, lo stile della scrittrice è appassionato e articolato. Mostra una profonda comprensione delle emozioni dei suoi personaggi e delle situazioni in cui può essere stata influenzata dalla sua conoscenza diretta delle difficoltà della vita. Il risultato è la sperimentazione dei suoi lavori con differenti voci e punti di vista.

https://www.periodicodaily.com/il-romanticismo-la-musica-e-wagner/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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