venerdì, Aprile 26, 2024

Caos Ryanair

Voli cancellati per 400 mila passeggeri, tonfo in borsa.

Le cancellazioni dei voli per 400 mila passeggeri costeranno alla società’ low cost 20 milioni in rimborsi.

Il titolo della Ryanair ha perso in borsa il 5% per poi assestarsi  in giornata al meno 2,5%.

Ryanair aveva annunciato venerdì sera l’intenzione di annullare 40-50 voli al giorno per le prossime sei settimane (fino a 2.100 fino alla fine di ottobre) “per migliorare la puntualità”, scesa al di sotto dell’80% “per una combinazione di ritardi e scioperi dei controllori di volo, del maltempo e dell’impatto crescente delle assegnazioni di ferie a piloti ed equipaggio di cabina”. La decisione ha fatto infuriare i clienti, anche italiani, preoccupati per i biglietti già acquistati, e ha indotto le associazioni dei consumatori a chiedere rimborsi e risarcimenti.

Oltre a questo, la compagnia aerea si trova evidentemente ad affrontare un serio danno di immagine che potrebbe avere ripercussioni in futuro: “E’ il danno potenziale a lungo termine che ci preoccupa”, spiega infatti un analista di Rbc Capital Markets all’agenzia Bloomberg, sottolineando che se la compagnia viene considerata “inaffidabile e meno puntuale” si corrono rischi sulle “prenotazioni future”, in particolare per i viaggi d’affari.

I consumatori sul piede di guerra.

Codacons ha annunciato un esposto all’Enac, come spiega il spiega il presidente Carlo Rienzi: “Abbiamo deciso di rivolgerci all’Enac affinchè sia aperto un procedimento formale nei confronti della compagnia aerea, e sia fatta luce su come il vettore stia informando i viaggiatori. Il vero nodo è il risarcimento che spetta agli utenti in caso di cancellazione in prossimità della data del volo e che può arrivare a 600 euro a seconda della tratta. Ryanair deve assolutamente dare informazioni chiare ed esaustive ai viaggiatori, e disporre i risarcimenti in modo automatico senza alcuna spesa per i consumatori”. Alla compagnia è stata, inoltre, inviata una lettera di diffida da parte di Altroconsumo e delle organizzazioni Deco Proteste, Ocu e Test-Achats per chiedere il risarcimento dei consumatori europei di cui stanno raccogliendo le proteste.

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