sabato, Luglio 27, 2024

Vino zuccherato e mozzarella sbiancata: il menù criminale

La qualità del cibo è alla base di uno stile di vita sano e salutare. Coldiretti, in occasione del sesto Rapporto Agromafie, presenta un menù tutto da scoprire, ed evitare, a base di prodotti illegali e pericolosi per la salute.

I piatti elencati mostrano come la criminalità speculi sugli alimenti, portando in tavola prodotti che sfruttano il lavoro minorile, frutto di inganni e manipolazioni.

I prodotti

Uno degli alimenti che subisce manipolazioni è la mozzarella, che viene sbiancata con il carbonato di soda ed il perossido di benzoile. Le Autorià incaricate al controllo hanno scoperto che, alcune aziende casearie che usavano una qualità di latte scadente, utilizzavano questi additivi per modificarne le qualità organolettiche.

Il riso che proviene dalla Birmania, invece, risulta frutto della persecuzione e del genocidio dei Rohingya. Essi sono un gruppo etnico molto povero di religione islamica, costretto a fuggire da violenze e persecuzioni.

Dai controlli effettuati emergono problemi anche per quanto riguarda i secondi: la carne viene trattata in macelli clandestini, dove non esiste nessuna forma di controllo nè dalla provenienza degli animali nè sulle condizioni igienico sanitarie, il pesce, invece, subisce dei trattamenti per migliorarne l’aspetto. Quest’ultimo, infatti, viene trattato con una miscela a base di acidi organici, acqua ossigenata e ghiaccio, in grado di regalare un momentaneo “effetto lifting” alla materia non più fresca.

Tartufi e funghi, invece, vengono spacciati per italiani mentre la provenienza è dalla Cina e dalla Romania.

Al vino, di qualità scadente, viene aggiunto lo zucchero per cambiarne le proprietà organolettiche; questo passaggio è illegale in Italia.

Infine, il miele, viene emulsionato a sciroppi di riso al fine di aumentare il volume finale con una materia di costo inferiore, mentre le banane sono risultate provenire da piantagioni dell’Ecuador che sfruttano il lavoro minorile.

Il Presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, sottolinea l’importanza di vigilare sulla qualità dei prodotti, soprattutto quelli low-cost dietro i quali si possono nascondere pericolose insidie.

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