sabato, Luglio 27, 2024

Tragedia a Beirut: un rifugiato si è dato fuoco davanti all’ONU

Un rifugiato siriano si è dato fuoco davanti alla sede dell’organizzazione delle Nazioni Unite di Beirut. Sono girati diversi video sul web che ritraggono l’uomo in procinto di darsi fuoco nella zona di Bir Hassan. I passanti sono corsi in suo soccorso, hanno spento le fiamme e lo hanno portato in ospedale. Secondo molti, l’uomo è stato spinto al gesto perché non poteva permettersi le spese mediche necessarie per la figlia malata. Il problema delle cure mediche per i rifugiati in Libano è lo stesso da anni. In un anno, i siriani che hanno fatto domanda per le cure sanitarie sono aumentati del 9%.

Che cosa è successo al rifugiato siriano?

Il 58enne era disperato per le condizioni di salute della figlia. Non potendosi permettere le spese mediche ha deciso di intraprendere quel gesto estremo che è stato ripreso da numerosi video. Fortunatamente i passanti sono riuscito a soccorrerlo ed è stato portato all’ospedale Rafic Hariri, dove ora si trova in condizioni stabili. “In un tragico incidente questa mattina, un rifugiato siriano registrato presso l’UNHCR ha cercato di autoimmolarsi dandosi fuoco a Beirut vicino al centro di accoglienza dell’organizzazione“, ha riferito l’UNHCR. “Immolazione” è un termine che si collega ai sacrifici umani per le divinità. Questo gesto ha fatto riemergere il grande problema delle condizioni dei rifugiati in Libano.

Le condizioni dei rifugiati in Libano

Il Libano ospita circa 2 milioni di rifugiati siriani. Solo un milione di questi è realmente registrato presso l’ONU. Per questo motivo centinaia di migliaia di siriani non possono ottenere un’assistenza sanitaria adeguata. Probabilmente è quello che è accaduto alla figlia del rifugiato in questione. L’ex ministro della Salute Hamad Hasan ritiene che la responsabilità sanitaria dei rifugiati dovrebbe essere divisa tra il governo del Libano e l’ONU. Attualmente, l’Organizzazione si occupa di sovvenzionare i costi delle cure di base. E’ da tempo che in paesi come il Libano, l’ONU viene criticata per la sua mancanza di iniziativa nei confronti dei profughi. Dobbiamo ricordare che in Libano la sanità è privata e le cure sono tutte a pagamento. Alcune associazioni hanno contribuito a risolvere il problema, ma numerosi siriani non hanno ancora le cure di cui necessiterebbero.

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