sabato, Luglio 27, 2024

Tensioni in Costa D’Avorio dopo le elezioni presidenziali

La Costa D’avorio, paese costiero dell’Africa Occidentale, sta vivendo in queste ore forti tensioni legate alle elezioni presidenziali conclusesi lo scorso sabato.
Al centro degli scontri la possibile vittoria dell’attuale presidente Alassane Ouattara, 78 anni, candidato per il terzo candidato consecutivo. Ouattara, secondo i sondaggi e i primi spogli è considerato il potenziale vincitore ricevendo una netta maggioranza di voti soprattutto nel nord del paese. Secondo le prime comunicazioni ufficiali il candidato uscente avrebbe ottenuto il 98% delle preferenze nella capitale del nord del paese, Korhogo, con una partecipazione di circa l’88% degli elettori ed elettrici.

Quali sono le tensioni legate alle elezioni presidenziali?

Alla base degli scontri ci sarebbero le accuse di incostituzionalità relative al terzo mandato di Ouattara. A sollevare il problema due altri candidati ed esponenti dell’opposizione, l’86 enne Henri Konan Bédié e il 67 enne ex primo ministro e leader del partito FPI Pascal Affi N’Guessan (quarto candidato è l’indipendente 51 enne Kouadio Konan Bertin) che si uniscono ad un clima già di per se teso, legato all’esclusione, per varie motivazioni, di altri 40 candidati, compreso il capo delle forze ribelli ora in esilio Guillame Soro.
In attesa di dati ufficiali, sono circa una dozzina le persone che sembrano rimaste vittime degli scontri. Quattro nella città di Tiebissou dichiarate ufficialmente dal sindaco, dove ci sarebbero anche ventisette feriti e una a Niable. Trenta invece sarebbero le persone uccise nelle manifestazioni avvenute prima della tornata elettorale. Gli scontri riportano alla memoria le tensioni durante la crisi politica del paese tra il 2010 e il 2011 dove, nella capitale Abidjan, si registrarono circa 3 mila vittime.
La commissione elettorale ha inoltre comunicato che i voti sono al sicuro in attesa dello spoglio. Solo un numero stimato tra i 30 e 40 seggi su un totale di 22 mila sarebbero stati vandalizzati.

Una possibile soluzione

In attesa della comunicazione ufficiale dei risultati, che dovrebbero arrivare entro cinque giorni dal voto, i rappresentanti delle opposizioni stanno provando a pensare a possibili soluzioni per riportare calma e serenità nel paese.
La proposta resa pubblica alla stampa è quella di una “transizione civile” guidata dai partiti di opposizione in collaborazione con tutti i gruppi politici. Proposta ipoteticamente risolutoria nel tentativo di placare le tensioni post elezioni presidenziali, ma che al momento ben lontana dalle intenzioni di Alassane Ouattara.

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