sabato, Luglio 27, 2024

Taiwan: maxi esercitazioni militari cinesi, spari nello Stretto

Sono iniziate le maxi esercitazioni militari cinesi introno a Taiwan. Pechino ha affermato che sono una contromisura necessaria dopo la visita della speaker della Camera USA Nancy Pelosi a Taipei. Crescono le tensioni e G7 e ASEAN sono preoccupati per una possibile escalation.

Taiwan: al via le maxi esercitazioni militari cinesi

All’indomani della visita della speaker della Camera USA Nancy Pelosi, crescono le tensioni fra Cina e Taiwan. L’esercito cinese ha iniziato le esercitazioni militari nel mare che circonda Taiwan. L’emittente statale CCTV ha riferito che “dalle 12:00 di oggi alla 12 del 7 agosto si svolgerà un’importante esercitazione militare dell’Esercito Popolare di Liberazione”. Pechino ha affermato che contromisure necessarie sono la mossa giusta. “Le esercitazioni condotte nello Stretto di Taiwan sono una misura necessaria e giusta per protegger risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale in risposta alle grandi mosse provocatorie di alcuni politici statunitensi e delle forze indipendentiste di Taiwan”, ha detto una portavoce del ministero degli Esteri cinese.

La visita della speaker della Camera USA Nancy Pelosi a Taipei non è una difesa della democrazia e della libertà, ma una provocazione e una violazione dell’integrità territoriale della Cina“, ha invece detto Ma Xiaoguang, portavoce dell’Ufficio per gli affari di Taiwan del governo di Pechino. “La collusione con forze straniere porterà Taiwan alla auto-distruzione e nell’abisso del disastro”, ha aggiunto Ma.

Spari nello Stretto di Taiwan

Secondo fonti taiwanesi citati da Reuters, circa 10 navi e alcuni jet cinesi hanno già compiuto alcune incursioni, attraversando brevemente la linea mediana dello Stretto. Inoltre, l’esercito cinese avrebbe sparato proiettili non identificati verso lo Stretto di Taiwan, poco dopo l’inizio delle grandi esercitazioni militari. Il ministero della Difesa di Taiwan ha poi confermato il lancio di diversi missili balistici da parte dell’esercito cinese. Taipei ha riferito di aver schierato sistemi missilistici per tracciare l’attività dell’aviazione cinese.

Il governo taiwanese ha affermato che “sono preparati alla guerra ma senza cercare la guerra”. “Le forze armate di Taiwan operano come al solito e monitorano ciò che ci circonda in risposta alle attività irrazionali della Repubblica popolare cinese con l’obiettivo di cambiare lo status quo e di destabilizzare la sicurezza della regione”, ha affermato il ministero della Difesa taiwanese. “Non cerchiamo l’escalation, ma non ci fermiamo quando si tratta della nostra sicurezza e sovranità. Sosterremo il principio di prepararsi alla guerra senza cercare la guerra e con l’atteggiamento di non intensificare i conflitti e non causare controversie’“, ha aggiunto.

G7 e ASEAN sono preoccupati per una possibile escalation

Il G7 ha espresso preoccupazione per la risposta della Cina alla visita della Pelosi. Il Gruppo dei Sette ha chiesto calma e ha sottolineato che le mosse di Pechino rischiano di innescare un’escalation non necessaria. “Non c’è alcuna giustificazione per usare una visita come pretesto per un’aggressiva attività militare nello Stretto di Taiwan”, si legge in una dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7. “È normale e di routine per i legislatori dei nostri paesi viaggiare a livello internazionale. La risposta escalation della RPC rischia di aumentare le tensioni e destabilizzare la regione”. Anche i ministri degli Esteri dell’Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN), riuniti a Phnom Penh, hanno espresso la loro preoccupazione per il fatto che la crescente tensione intorno a Taiwan potrebbe portare a “calcoli errati” e hanno chiesto la “massima moderazione”.


Leggi anche: La Cina reagisce duramente alla visita di Nancy Pelosi a Taiwan

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