Quando si parla di Indro Montanelli si parla di uno dei giornalisti più celebri del nostro paese. Illustre rappresentante della carta stampata tricolore (Corriere della Sera, il Giornale, La Voce) per più di cinquant’anni. Personaggio noto per la sua professionalità ed intraprendenza che gli ha reso gli onori eterni del giornalismo italiano ed internazionale.
Ma non tutti sanno che Montanelli, durante la spedizione italiana in Eritrea, “sposò” letteralmente una giovane ragazza africana, Fatima, 12 anni (qui il video), in un momento in cui era in vigore il madamato per gli italiani nelle zone occupate dell’Africa. Un episodio triste ed oscuro di una persona nota per la sua integrità morale e per la sua diligenza. Una statura d’animo che gli ha provocato problemi tanto da essere vittima di tentativi di attentato (quello più noto è stato ideato dalle Brigate Rosse nel 1977).
Lanciata una petizione per rimuovere la statua
E cosi, mentre nel mondo in memoria di George Floyd i manifestanti Usa dimostrano la loro riluttanza nei confronti di politici, esploratori, uomini di cultura ritenuti razzisti, in Italia si sta lanciando una petizione per togliere la statua di Montanelli situata a Milano, in un giardino pubblico. L’associazione che la promuove sul principale canale per le petizioni (Charge.org), I Sentinelli di Milano, ha scritto una lettera aperta al Sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala per rimuovere la costruzione. Secondo l’associazione la statua del giornalista è un chiaro simbolo di antirazzismo, una vera e propria offesa ai valori democratici che il nostro paese dovrebbe diffondere.
Le statue rimosse nel mondo
Sono numerose le statue abbattute, bruciate o imbrattate negli ultimi giorni. Si passa dai nomi più noti come Cristoforo Colombo, Leopoldo II e Winston Churchill, fino a personalità forse meno conosciute come Robert Milligan, mercante di schiavi britannico, Jefferson Davis, primo e unico presidente degli Stati Confederati USA e Edward Colston, commerciante di schiavi del 600′.
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