martedì, Marzo 19, 2024

Salute si studierà anche a scuola, il programma dall’asilo alle superiori

Salute si studierà anche a scuola, non come un’ulteriore materia aggiuntiva ma come un filo rosso in grado di collegare tutta la formazione dell’alunno, dall’asilo alle scuole superiori. Nessun libro, quindi, ma un percorso educativo incentrato sulla salute della persona e sul benessere. Questo è uno dei punti di maggior interesse del protocollo d’intesa firmato ieri dal Ministro della Salute Giulia Grillo ed il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti; il quale prende il nome di Indirizzi di Policy Integrate per la scuola che promuove la salute.

La scuola e la Salute, infatti, sono strettamente collegate: un alunno in salute apprende meglio e più velocemente le lezioni; allo stesso tempo, un alunno inserito in un valido processo di insegnamento ha maggiori probabilità di godere di buona salute.

C’è un gap conoscitivo importante tra i giovani italiani relativamente alle tematiche della sessualità. Ci sono tante informazioni che ai ragazzi bisognerebbe dare e non si può demandare a internet la loro diffusione, anche se su questo voglio lavorare, mettendo a disposizione dati certificati sia per i giovani che per gli adulti. Credo che l’insegnamento nella scuola di temi legati alla sessualità e alla riproduzione possa fornire un punto fermo di informazioni certe e certificate.

Ministro della Salute, Giulia Grillo

L’obbiettivo di tale progetto è quello di favorire lo studio della salute come elemento trasversale alle materie già in essere.

Salute a scuola: cosa significa

La domanda ora sorge spontanea: in parole povere, come si “studierà” Salute in classe?

Secondo quanto deciso dai Ministri Giulia Grillo e Marco Bussetti, durante la durata dell’intero anno scolastico, verranno affrontati temi diversi riguardanti la salute. Un esempio vede l’educazione sessuale, le vaccinazioni, l’importanza di uno stile di vita sano per un corpo in salute, l’utilizzo dei farmaci e le dipendenze. Tra i numerosi argomenti verranno inserite anche alcune Sindromi, come i Disturbi dello Spettro Autistico, e la salute mentale.

Il Protocollo firmato ieri, Lunedì 25 Febbraio, quindi, rinnova i contenuti di quello già siglato tre anni fa.

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