Nel 2017 Milk and Honey ha venduto più di tutti i primi dieci libri di poesia messi in insieme. Ora un nuovo libro: The Sun and her Flower.
Rupi Kaur è una giovane donna consapevole. Consapevole del colore della sua pelle, consapevole del proprio ciclo mestruale e dei sui quasi tre milioni di follower su Instagram. Nata nel Punjab, in India, 25 anni fa e immigrata a Toronto insieme alla famiglia quando era bambina, Rupi è quello che si dice una “Instapoet”, cioè fa parte di quella generazione di giovani autori e poeti che non soltanto devono la loro fama a una community di fan online, ma che hanno preso a pubblicare le loro poesie direttamente sui social prima ancora che su carta.
Rupi Kaur è una giovane donna che non ha paura di affrontare temi privati o dolorosi: molestie, alcolismo e masturbazione. Nel 2015 posta su Instagram una foto che la ritrae sdraiata su un letto, i pantaloni della tuta e le lenzuola macchiati di sangue; Instagram censura l’immagine e lei risponde: “Non mi scuserò per non avere nutrito l’ego di una società misogina che vuole vedermi in mutande, ma cui non va giù una piccola macchia di sangue”. Come a vole dire: grazie, Instagram, per avere confermato quello che volevo dimostrare, e cioè che abbiamo un problema con il corpo femminile.
Ha postato la sua prima poesia screenshottata nel novembre del 2013, quando era ancora una studentessa. Nel 2014 ha auto-pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Milk and Honey. Per essere una raccolta di poesie e per giunta auto-pubblicata, il libro vende bene, ma la cosa inizialmente si ferma lì; nell’ottobre dell’anno successivo ne esce una seconda edizione, questa volta pubblicata dall’editore Andrew McMeel. Nel frattempo, anche la presenza social di Kaur comincia a decollare, insieme alla fama di Instagram. Di fatti il 2015 è l’anno in cui il social è cresciuto del 600 per cento.
Il libro è un caso letterario, nonché editoriale: tra il 2015 e il 2016 vende oltre mezzo milione di copie, un record se si tiene conto che come ha detto un rappresentante di McMeel, quando va molto bene un libro di poesie in lingua inglese vende trentamila copie. Nei primi nove mesi del 2017, Milk and Honey ha venduto 700 mila copie soltanto negli Stati Uniti facendolo diventare il libro per adulti più venduto del 2017.
Il suo secondo libro, Sun and Her Flowers, è uscito lo scorso ottobre.
L’autrice avrebbe poi confessato di essere rimasta stupita di questo successo, esattamente per le stesse ragioni cui attribuiva la difficoltà iniziale nel trovare un editore: “Come fa una donna di mezza età bianca a rapportarsi con tutto questo?”. Rupi Kaur appartiene a una generazione cresciuta a pane, social e, quel che forse più conta, ha un’identità politica. Più precisamente ha un liberalismo identitario, cioè quella fortissima consapevolezza della propria identità – di genere, etnica o anagrafica – diventata centrale per una certa categoria di nordamericani, quelli che hanno meno di trent’anni e che non votano Donald Trump.
Milk and honey, è pubblicato in Italia da Tre60 e nel 2017 ha sorpassato un milione di copie vendute. Il New York Times lo racconta come un’opera fatta di “poesia breve, vissuta e schietta che affronta temi imprescindibili come il femminismo, l’amore, il trauma e la guarigione”. Sono testi d’un paio di versi, solo qualche decina di parole, come un tweet o uno status su Facebook.
“Ero musica / ma tu avevi le orecchie mozzate”;
“Ti hanno insegnato che le tue gambe sono un pit stop per gli uomini”;
“Ogni volta che/ dici a tua figlia/ che la sgridi/ per amore/ le insegni a confondere / la rabbia con la bontà”;
“Non sei tu a/ dover farti volere/ sono loro a dover volerti”.
L’algoritmo di Amazon lo presenta nella sezione “Narrativa/Poesia” oppure tra i “Romanzi Rosa”…e verrebbe da chiedersi se è soltanto perfido oppure anche un po’ maschilista perchè in base alla stessa logica, Khalil Gibran potrebbe finire anche nella categoria del self-help.
Se ti interessa Rupi Kaur: https://www.instagram.com/rupikaur_/
