Prima bolla d’aria fredda verso l’Italia: con forte calo termico e Neve

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Prima bolla d'aria fredda

Prima Bolla d’Aria FREDDA verso Italia: 10-15°C in meno, con forte calo termico e neve. Potrebbe verificarsi un cambiamento meteo rilevantissimo.

Un crollo termico nell’evoluzione meteo anche di oltre 10 °C, considerando l’attuale situazione, non è affatto catastrofico, in quanto costantemente ci troviamo con temperature superiori alla media stagionale, perciò un eventuale periodo con temperature nella media, e come si prospetta persino sotto la norma durante la fase perturbata, abbasserebbero i valori termici considerevolmente. Un primo impulso d’aria fredda transiterà nei prossimi giorni, ma tutto sommato la temperatura non calerà più di tanto, e poi ci saranno nuovi sbuffi d’aria calda da sud che subito innalzeranno termometri.

Un secondo impulso, ma stavolta decisamente più massiccio e marcato, comincerà a raggiungere d’Italia all’inizio della settimana prossima, quando le perturbazioni oceaniche, sospinte da correnti nordoccidentali, cominceranno a sprofondare verso il Mar Mediterraneo centrale, quindi l’Italia. Si avrà un peggioramento delle condizioni meteo. La temperatura comincerà a scendere bruscamente rispetto ai valori attuali, scendendo anche di oltre 10 °C, ma in alcune località il crollo sarà anche di oltre 15 °C.

D’altronde ci troviamo in una condizione atmosferica così anomala, che è difficile trovare nel passato un mese di settembre similare. Settembre ha avuto fino ad ora temperature molto superiori alla media, così da conservare le acque superficiali dei nostri mari con valori più consoni al mese di agosto.

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Tutto ciò potrebbe innescare contrasti termici consistenti, ma ora come ora osservare in tale ambito ciò che potrebbe succedere, ci potrebbe indurre in grave errore, specie se andassimo a osservare le mappe delle precipitazioni, che ogniqualvolta vi sono degli scossoni come quelli prospettati, e in aggiunta si è reduci da anomalie climatiche consistenti come quelle che abbiamo avuto e che ci sono, ecco che allora ci dobbiamo affidare soprattutto all’esperienza. I modelli matematici sono estremamente utili per tracciare delle linee di tendenza meteo, poi, con la conoscenza che abbiamo delle acque del Mar Mediterraneo, e del nostro clima, ecco che potremmo formulare ipotesi previsionali.

Emerge fortemente il rischio di fenomeni meteo estremi, seppur vi sia difficoltà a inquadrare l’evoluzione meteo, in quanto il cambiamento di temperatura sarà eccessivamente brusco e notevole. Temperatura che calerà però verso valori autunnali, niente più, per ora. Ma più avanti nel tempo, l’intrusione di aria fredda in quota provenienti dalla Groenlandia e l’Islanda, potrebbero fare marcia verso l’Italia, allorquando si avrebbe un calo termico rispetto valori attuali che in montagna potrebbe anche essere prossimo ai 20 °C, anche perché arriverebbe la neve probabilmente sopra i 1000 m di quota, se non anche meno, in prossimità del crinale alpino. Ma or ora discutiamo di una linea di tendenza molto distante da oggi, assolutamente da confermare, che sarà giorno per giorno modellata dei modelli matematici di previsione.

Il cenno lunghissimo termine lo abbiamo citato per sottolineare quanto l’estremizzazione climatica sia in grado di determinare periodi molto caldi, ma anche piuttosto freddi, con anomalie verso il basso considerevoli, che se si verificassero d’inverno potrebbero dar luogo ondate di gelo anche di rilevanza storica. Ma per ora cerchiamo di affrontare la prima parte dell’autunno, che finalmente dovrebbe abbattere le anomalie climatiche, perché più avanti queste dovessero avvenire, si avrebbero eventi meteo inconsulti.

Fonte: Meteo Giornale