Tornano in Grecia i marmi del Partenone conservati ai Musei Vaticani. Papa Francesco ha annunciato la restituzione, definita donazione, all’Arcivescovo greco-ortodosso Ieronymos II di Atene. Una scelta motivata dalla volontà di riparare i rapporti con la Chiesa Orientale.
Eretteo: anche una cariatide nella questione marmi di Egis
I rapporti tra Roma e la Chiesa greco-ortodossa sono tesi tanto da rendere i pezzi ai Musei Vaticani?
Papa Francesco ha incontrato l’Arcivescovo Ieronymos II per l’ultima volta in visita in Grecia nel dicembre 2021. Il Pontefice si è scusato per il ruolo della Chiesa cattolica nel fomentare la divisione dalla cristianità greco-ortodossa. Infatti un avvenimento ha provocato un po’ di tensione. Un prete orientale è ripreso in video mentre gridava “Papa, sei un eretico“, riflettendo la storica diffidenza che si è creata all’interno dell’Ecumene.
I marmi del Partenone che torneranno in Grecia
I frammenti scultorei in marmo comprendono resti del 5° secolo a.C. di un fregio di 520 piedi. La decorazione scultore un tempo copriva le pareti esterne del famoso tempio e mostrava una processione per la dea Atena. I Musei Vaticani conservano i materiali dal 19° secolo. La Santa Sede chiarisce che non si tratta di una decisione bilaterale di restituzione dei marmi, ma piuttosto di una donazione di ispirazione religiosa. Quindi un modo per non creare un precedente che potrebbe influenzare altre inestimabili collezioni.
La testa di un cavallo
L’opera proviene dalla facciata Ovest dell’edificio, su cui Atena e Poseidone erano mostrati in competizione per il dominio sull’Attica. Il frammento è pertanto identificato come il quarto cavallo che traina il carro di Pallade.
Rilievo con ragazzo nei Musei Vaticani
Il rilievo con la testa di un ragazzo è identificato come una delle figure del fregio attorno alla cella del tempio. Trasporta un vassoio di dolci votivi che venivano offerti durante la processione panatenaica in onore di Atena.
Uomo barbuto
La testa maschile barbuta è attribuita a una delle metope dal lato meridionale dell’edificio dove ci fu una battaglia tra i Lapiti e i Centauri.