La defezione per ciò che concerne i microchip auto ed i semiconduttori ha interessato l’industria automobilistica nella sua totalità . Ma ad oggi, ha mietuto un’ulteriore vittima. Stiamo parlando della casa tedesca Volkswagen.
Perché i microchip auto hanno causato perdite del fatturato?
La carenza che ha colpito tutte le cause automobilistiche del mondo, a causa dei microchip, non ha risparmiato nemmeno la tedesca Volkswagen. Si tratta di fonti interne alla stessa azienda che hanno esposto il problema. Si hanno, infatti, anche delle stime ben precise della perdita causata da tali defezioni. A parlare, è stato proprio il numero uno del gruppo tedesco, Herbert Diess. Pare che, a fronte di tale problematica, non si siano prodotte 100.000 auto. Numeri che, fanno molto riflettere, a fronte anche di un periodo che non sembra aiutare lo smercio e l’acquisto di autoveicoli. Secondo quanto riportato da Reuters, è stato proprio il CEO tedesco a definire il problema in modo netto e palese. Infatti, egli ha asserito, che non sarebbero davvero stati in grado di risolvere tale defezione entro la fine dell’anno. In tutta risposta, questo, ha fatto sì che incidesse sul fatturato dell’azienda tedesca.
Ricarica Crossover Volkswagen ID.4
L’annuncio del CEO in conferenza stampa
Sebbene la problematica sia tangibile e, di certo, confermata, si deve ovviare al più presto a questo calo di fatturato. Che implicherebbe una soddisfazione maggiore, se non totale, dei clienti affezionati e, di coloro che intendono gradire il marchio tedesco. Ebbene, fronteggiando ciò, l’amministratore delegato Volkswagen, ha annunciato importanti cambiamenti in conferenza stampa. Egli, ha di fatto asserito la messa in atto di una strategia, mirata alla risoluzione del problema, che fu delineata all’inizio dell’anno corrente. L’uomo, ha inoltre assicurato la futura fornitura di chip tramite accordi diretti con gli stessi fornitori di microchip auto e semiconduttori. È solo l’ennesima a dover rinunciare a parte degli incassi per i microchip, molte altre case automobilistiche hanno dovuto tener testa a questo problema.
