Nel corso di martedì 12 ed almeno fino a mercoledì 13 una massa d’aria gelida accompagnata da correnti polari investirà dapprima Scandinavia e Regno Unito per poi estendersi fin sulle nazioni centrali del vecchio continente, provocando un brusco calo delle temperature.
In base all’ultimo aggiornamento la neve potrebbe far la sua comparsa fin sulle aree pianeggianti di Norvegia (qui le nevicate imperversano già da lunedì, come possiamo vedere dal video sottostante), Svezia, Finlandia, Germania, Repubblica Ceca e Polonia.
Queste particolari condizioni climatiche non erano del tutto inusuali in passato. Secondo la tradizione contadina e popolare presente in molti Paesi europei, il periodo compreso tra l’11 e il 15 maggio viene denominato come i “santi di ghiaccio” a testimonianza di ondate di freddo tardive non certamente rare.
E sull’Italia? Quali saranno le conseguenze?
Il sistema depressionario in discesa dal Nord Europa si tufferà nel bacino del Mediterraneo favorendo la formazione di temporali, specie durante le ore pomeridiane, soprattutto al Nord. A causa dei violenti contrasti che si verranno a creare con la massa d’aria molto calda (anticiclone africano) e preesistente sul nostro Paese, sussiste il concreto rischio di nubifragi e grandinate, in particolare su Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, con effetti che potrebbero protrarsi fino alla giornata di venerdì 15 maggio.
Discorso completamente opposto invece per il Centro-Sud. Nel suo incedere la bassa pressione richiamerà infatti, a causa del moto antiorario, calde correnti dal Nord Africa che faranno aumentare sensibilmente le temperature, con punte massime oltre i 35°C, specie tra mercoledì e giovedì.Correnti dal Polo Nord su parte dell’Europa. Caldo africano al Centro Sud Italia