sabato, Maggio 18, 2024

Libano: dodicesima fumata nera per l’elezione del presidente

Permane lo stallo politico in Libano dopo la dodicesima fumata nera per l’elezione del presidente. Il Paese deve anche fronteggiare una devastante crisi economica che prosegue da quattro anni.

Dodicesima fumata nera per l’elezione del presidente in Libano

Il parlamento libanese, per la dodicesima volta, non è riuscito a eleggere un presidente e a sbloccare una situazione di stallo politico che prosegue da mesi. I legislatori hanno tenuto una sessione oggi per scegliere un sostituto dell’ex presidente Michel Aoun, il cui mandato è terminato lo scorso ottobre, ma i disaccordi hanno impedito loro di raggiungere le soglie richieste. La competizione principale era tra Jihad Azour, ex ministro delle finanze e alto funzionario del Fondo monetario internazionale (FMI), e Sleiman Frangieh, leader del partito Marada la cui famiglia ha una lunga storia nella politica libanese.

Il nuovo presidente per essere eletto deve ottenere almeno il voto di 86 legislatori su 128. Azour, durante il primo turno, ha ottenuto 59 voti, mentre il suo avversario Frangieh ha ottenuto 51 voti. Nessuno è quindi riuscito ad ottenere la maggioranza richiesta. Diciotto legislatori hanno espresso schede bianche o voti di protesta o hanno votato per candidati di minoranza.

Il sistema politico del Libano

Il Libano ha un complesso sistema politico basato sul Patto nazionale, un patto non scritto tra i blocchi politici libanesi concordato per la prima volta nel 1943 per stabilire una rappresentanza basata sulla fede e la condivisione del potere. In base al patto, il presidente e il comandante dell’esercito devono essere cristiani maroniti, mentre il primo ministro deve essere musulmano sunnita e il presidente del parlamento musulmano sciita. Le posizioni di vicepresidente del parlamento e vice primo ministro sono ricoperte da cristiani greco-ortodossi e il capo di stato maggiore delle forze armate è sempre druso. Gli stessi parlamentari sono divisi secondo un sistema di quote, con un rapporto di 6:5 richiesto tra cristiani e musulmani e drusi.

L’attuale situazione del Libano

Il Libano sta attraversando una grave crisi economica, iniziata nel 2019. Alla crisi economica, si aggiunge anche quella politica, caratterizzata da un sistema politico che ha sofferto a lungo di corruzione e cattiva gestione. Secondo gli esperti, la crisi economica ha le sue radici in decenni di corruzione cattiva gestione da parte di una classe politica che ha governato il paese. La crisi ha portato alla chiusura delle scuole e ha lasciato le famiglie nell’impossibilità di permettersi il cibo e pagare il carburante o altri bisogni di prima necessità. L’elettricità sovvenzionata dal governo, nel frattempo, è per lo più non disponibile.


Leggi anche: Libano: continua la repressione dei rifugiati siriani

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles