sabato, Luglio 27, 2024

Lega contro la Russia: dei voltagabanna patentati (video)

In una conversione della Lega contro la Russia emergono dei dati assai interessanti. Politiche che prima erano i cavalli di battaglia della Lega sono ora accantonate, o addirittura rinegate.

Quale strategia usava Lega e Salvini sulla Russia?

L’avvicinamento alla Russia serviva a giustificare il becero sovranismo da cartone della Lega e Salvini nei confronti della Sinistra e l’Unione Europea. Una chiara e ben precisa strategia che servì ad aumentare in maniera drastica il malcontento nella società italiana. Molte scelte della Sinistra italiana portarono all’allontanamento di una consistente parte dell’elettorato. Molti italiani vedevano la Lega e Salvini come una sorta di salvatori della Patria contro una Sinistra che non faceva più cose da Sinistra e le politiche tecnocratiche della UE. Quindi, Salvini sfrutto questo malcontento che assieme al suo populismo acuto riuscì a unire sotto la Lega italiani che prima votavano a sinistra. Il suo avvicinamento alla Russia era ben calcolato ai minimi dettagli. La sua presenza alla Duma in Russia è l’apice di questa strategia ben orchestrata. In quattro anni si reca a Mosca per nove volte.


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Qual è la posizione della Lega su Navalny?

Se nel settembre 2020 il Carroccio votava NO contro le sanzioni alla Russia sul caso di Navalny, in aprile 2021 Susanna Ceccardi cambiava completamente strategia. La europarlamentare leghista affermava che: “Alexei Navalny è ingiustamente detenuto nelle carceri russe e sottoposto a costanti privazioni del sonno”. Affermazione con la quale l’ex candidata presidente alla Regione Toscana sorprendeva tutti, durante il dibattito al Parlamento europeo sulle relazioni con la Russia. “Da quando è incarcerato perde otto chili e, nonostante l’avvelenamentoda agente nervino dello scorso agosto, non gli è permesso ricevere visite e cure mediche. Nonostante Navalny abbia interrotto lo sciopero della fame è ancora detenuto. L’Unione Europea sa che la sfida alla sopravvivenza del nostro modello di democrazia passa attraverso il rapporto con Mosca. Non possiamo lasciare che dei capi di Stato del nostro vicinato mettano a tacere l’opposizione politica violandone i diritti naturali, civili e politici”, aggiungeva la Ceccardi.

Lega contro la Russia sull’Ucraina e Nord Stream

“Centomila soldati sono schierati alle porte dell’Ucraina da Mosca e questo è stato un pesante segnale per tutto l’Occidente. Eppure, al di là dei proclami, dell’asilo e della solidarietà espressa a parole, non esiste oggi alcun credibile intervento europeo. Mentre Navalny è in carcere, la cravatta degli interessi geopolitici con Mosca si annoda. In queste stesse ore, ad esempio, i lavori del gasdotto Nord Stream 2 continuano a dividere l’Europa e a indebolirne la sicurezza e l’indipendenza energetica, rendendo di fatto inutili le sanzioni contro la Russia e dando un forte segnale di debolezza” affermava la Ceccardi. Inoltre, la Ceccardi chiudeva affermando che: “se l’Europa intende davvero difendere i diritti umani e la democrazia ovunque nel mondo lo devo fare in maniera ferma ed uguale. Non restiamo indifferenti rispetto a quello che sta accadendo ad Alexei Navalny. La vita degli uomini e la libertà di pensiero non sono valori negoziabili“.

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