mercoledì, Maggio 8, 2024

L’altra faccia della Grecia, si ritorna al voto

I Greci tornano alle urne, il prossimo 7 luglio, per eleggere il nuovo governo.

Dal 2015 ad oggi la Grecia ha vissuto anni di grandi sacrifici, per fare fede ai piani di salvataggio finanziario.

Eppure riportandoci indietro e guardando la storia economica di questo paese, dobbiamo considerare  che nel 1981 la Grecia aveva un surplus di bilancio, esisteva l’industria manifatturiera, possedeva una grossa industria navale. Pensiamo che il settore manifatturiero contribuiva il 5 per cento del Pil e anche il turismo era un settore discreto ma non  l’unica fonte come poi lo diventerà per forza maggiore.

Anche in tema di debito pubblico, qust’ultimo rappresentava solo il 28 per cento del Pil.

Proprio il debito pubblico è cresciuto a dismisura, quando le importazioni man mano hanno messo furi gioco la produzione Nazionale, lo stato assorbiva i disoccupati e gli occupati nel settore industriale calavano notevolmente.

La classe politica corrotta comprava voti garantendo impieghi statali, il 2010 comincia il collasso, la Grecia non ha i soldi per pagare gli interessi del debito.

Probabilmente anche l’Europa stessa non si era resa conto della consistenza di tale disastro, fino a quando si scopri che l’esposizione debitoria del paese verso le banche Francesi e Tedesche toccarono 500 miliardi di euro.

Interventi dell’Unione Europea

La soluzione proposta dall’Europa fu quella di concedere piani di salvataggi finanziari, da usare per estinguere i debiti con le banche. La famosa Troika (insieme di creditori ufficiali durante la negoziazione con i paesi formato da Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo monetario internazionale).

Oggi la Grecia vede quasi la luce, alla fine di un tunnel buio che si sta lasciando alle spalle,ma comunque ancora difficile. A gestire il paese durante il percorso di salvataggio è stato il partito SYRIZA(sinistra socialista democratico, socialdemocratica, eco-socialista, eurocomunista, anti-capitalista, no global e marxista)   che vede come presidente Alexis Tsipras.

Moody’s promuove La Grecia

Oggi possiamo raccontare una storia diversa, i Bond della Grecia sono ritornati appetibili sul mercato, data anche la promozione della società di analisti Moody’s , di alzare il rating sul debito, di ben due gradini, da B3 a B1, di fatti il titolo Greco con scadenza 13 marzo 2019 e cedola 3,875, è stato accolto con grande successo.

Tuttavia ritornando alla situazione attuale, vero è che il debito è migliorato dal   2009 quando la Grecia aveva registrato un deficit di bilancio pari al 15 per cento del Pil , mentre adesso i dati indicano un surplus dello 0,8 per cento, però la sensazione è che la restituzione del debito sia avvenuta più per i sacrifici e la tassazione in capo ai cittadini che ad un aumento del Pil, questo è uno dei motivi principali per il quale il partito di opposizione populista rappresentato da Mitsotakis ha ottenuto molti consensi, questo già alle elezioni Europee del 26 maggio quando SYRIZA è arrivato al secondo posto con 10 punti di distacco rispetto al partito rivale Nuova Democrazia.

Domenica i Greci scriveranno un altro capitolo della loro storia dopo anni di austerità. 

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