La memoria e il pesce Rosso

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MRI cervello
MRI cervello

“Hai la memoria di un pesce rosso” è spesso usato come modo sarcastico di riferirsi a chi ha una memoria brevemente per chi ne ha una lunga si dice “sei come l’elefante” che pare non dimenticare facilmente, modi di dire, certo, ma forse dovremmo usare il pesce rosso per riferirsi a chi ha poca memoria e invece, usarlo per chi non riesce a concentrarsi. Infatti uno studio realizzato in Canada, dalla Università del Western Ontario, e commissionato da Microsoft, condotto dalI Brain and Mind Research Center e recentemente pubblicato anche dall’inglese the independent che dimostrarebbe che i lettori spettatori moderni avrebbero un intervallo di attenzion “attention span” di soli 8 secondi, mentre il distratto pesce rosso ne avrebbe ben ottocioè uno in più dei moderni umani, perennemente distratti dai loro smartphone o dallo scorrere delle notizie di twitter o facebook. Risultati simili sarebbero anche qulli di un altro studio recente condotto negli Usa dal National Centre for Biotechnology Information and the National Library of Medicine il cui risultato è che i 79% dei partecipanti utilizzano smartphone o tablet mentre guardano la TV (cosiddetto uso del doppio schermo) ed il 52 % controlla il proprio telefono ogni mezz’ora. Tra le interpretazioni dei risultati un professore ritiene che si tratti di una risposta del tutto naturale in quanto consumiamo un volume crescente di informazioni e dobbiamo elaborarle sempre più rapidamente tanto che il nostro appetito per le informazioni stesse cresce. Quando fu inventata l’automobile nessuno pensò di dotarla di un dispositivo di intrattenimento in quanto l’intrattenimento era fornito e rappresentato dalla stessa auto ma dopo un po’ guidare per ore venne ritenuto noioso e fu aggiunta l’autoradio. La conclusione proposta è chele nuove tecnologiesi incstrerebbero perfettamente con le capacità di elaborazione delle informazioni di cui dispone il nostro cervello e “solo perchè potremmo allocare differentemente la nostra attenzione in funzione delle tecnologie che stiamo usando non significa che sia cambiato il modoin cui può funzionare la nostra attenzione