La Germania cerca nuovi partenariati energetici e migratori con la Nigeria. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Nigeria nel tentativo di stringere nuovi accordi con il governo nigeriano.
La Germania cerca partenariati con la Nigeria
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Nigeria nel tentativo di approfondire i legami. Scholz ha chiesto una partnership più stretta con la Nigeria soprattutto per quanto riguarda la gestione della migrazione. Il cancelliere tedesco si è soffermato in particolare sul rimpatrio dei nigeriani che non hanno il diritto di soggiornare in Germania. Secondo quanto riferito, Scholz ha proposto di espandere i centri di immigrazione in Nigeria per sostenere i ripatriati dalla Germania.
Scholz ha poi detto al presidente nigeriano Bola Tinubu che tali centri potrebbero essere anche utilizzati per consigliare i lavoratori qualificati a stabilirsi in Germania. Il cancelliere ha tuttavia sottolineato che per potere attuare un tale piano c’è bisogno di preparazione e investimenti da entrambe le parti. Tinubu si è detto favorevole al rimpatrio dei migranti, purché siano nigeriani. Tuttavia, dimostrare che siano effettivamente nigeriani potrebbe essere la parte più difficile del progetto in quanto la maggior parte di loro sono sprovvisti di documenti d’identità.
Si discute anche di gas e sicurezza
In Nigeria, Scholz ha anche parlato dell’importazione di gas naturale e di iniziative congiunte per incrementare il mercato dell’idrogeno. Scholz ha poi affermato che la Germania aiuterà maggiormente la Nigeria in tema sicurezza. Secondo Scholz, Berlino dovrebbe espandere il sostegno all’esercito e alla polizia nigeriani quando si tratta di combattere i gruppi terroristici islamici come Boko Haram, che opera nella parte nord-orientale della Nigeria. Il cancelliere tedesco ha infine sottolineato che la Nigeria è il secondo partner commerciale della Germania nell’Africa sub-sahariana, con investimenti tedeschi defetti in Nigeria pari a 150 milioni di euro nel 2021.
Leggi anche: Scholz difende la sua politica di sostegno all’Ucraina
