La Corea del Nord lancia un missile balistico non identificato che è atterrato nelle acque tra la penisola coreana e il Giappone. Tokyo ha presentato una “forte protesta” dopo i timori che l’arma potesse atterrare nella sua isola settentrionale di Hokkaido, dove è stato dato un ordine di evacuazione.
La Corea del Nord lancia un missile balistico di “nuovo tipo”
La Corea del Nord ha lanciato quello che potrebbe essere un “nuovo tipo” di missile balistico. Secondo quanto riferito, il missile è atterrato nelle acque tra la penisola coreana e il Giappone. Il nuovo lancio ha costretto le autorità giapponesi a far scattare l’allarme nella penisola di Hokkaido, nel nord del Giappone, dove ai residenti è stato ordinato di mettersi al riparo. Il primo ministero giapponese Fumio Kishida ha poi riferito che l’allarme è rientrato e che il missile non è caduto sul territorio giapponese.
Il Joint Chiefs of Staff (JCS) sudcoreano ha affermato che il missile è stato lanciato dall’area di Pyongyang alle 7:23 ora locale. Il JCS ha poi riferito che il missile ha volato per circa 1.000 km in direzione delle acque tra la penisola coreana e il Giappone, prima di cadere in mare. Ha quindi descritto il lancio come un “atto grave e provocatorio”. Seoul ha affermato che Pyongyang potrebbe aver lanciato un missile balistico a combustibile solido, una tecnologia che è da tempo un obiettivo dei programmi militari del leader nordcoreano Kim Jong Un.
Tensioni diplomatiche tra Seoul e Pyongyang
Gli USA hanno condannato con forza i nuovi test della Corea del Nord. La Casa Bianca ha affermato che Pyongyang sta causando maggiori tensioni nella regione. I nuovi test arrivano infatti mentre crescono le tensioni diplomatiche tra Seoul e Pyongyang. Dallo scorso venerdì, la Corea del Nord non risponde alle chiamate effettuate due volte al giorno tramite una linea speciale intercoreana. Il ministero dell’Unificazione sudcoreano, Kwon Young-se, ha definito il rifiuto di rispondere un “atteggiamento unilaterale e irresponsabile“. I collegamenti sono stati interrotti all’indomani delle accuse di Seul a Pyongyang di continuare l’uso non autorizzato di un complesso industriale congiunto nella città nordcoreana di Kaesong, abbandonato dai sudcoreani nel 2016 a seguito di un test nucleare nordcoreano.
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